Spazio, da campioni di asteroide notizie sull’Universo primordiale

42
(fonte foto Wikipedia)

Da campioni di asteroide possono arrivare notizie sull’Universo primordiale: partono così in Italia le analisi dei frammenti dell’asteroide Ryugu. A realizzare gli studi è un team tutto italiano composto da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dell’Università degli Studi di Firenze (UniFi) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) che hanno dato il via alle analisi dei due preziosissimi campioni dell’asteroide Ryugu, ricevuti a maggio del 2023, nell’ambito di un bando internazionale per l’analisi dei materiali cosmici riportati a Terra dalla missione Hayabusa-2 dell’Agenzia Spaziale giapponese Jaxa. Gli Istituti di ricerca spiegano che i due grani a disposizione del gruppo di ricerca sono denominati C0242 (del peso di 0,7 milligrammi e lunghezza di 1,712 millimetri) e A0226 (pesante 1,9 milligrammi e lunghezza di 2,288 millimetri). Ciascun grano, proseguono i ricercatori, è posto all’interno di un particolare recipiente di acciaio riempito di azoto, il cui scopo è sia di preservare il grano evitando contaminazioni dovute alle polveri e al vapore d’acqua presenti nell’ambiente, sia di permettere un trasporto sicuro. Ma non solo. Il team italiano, per rendere onore alla cultura giapponese, ha deciso di assegnare un nome ai due grani attingendo alla tradizione degli Anime, in particolare le opere dello studio Ghibli con il suo creatore Hayao Miyazaki. I nomi sono stati scelti guardando sia alla forma (A0226-Totoro) dal film ‘Il mio vicino Totoro’, sia al compito di Hayabusa2 di spedire a Terra campioni extraterrestri (C0242-Kiki) dal film ‘Kiki – Consegne a domicilio’. Le prime indagini di spettroscopia nell’infrarosso prendono il via presso il laboratorio di luce di sincrotrone Dafne Luce dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, sfruttando così la luce prodotta dall’acceleratore di particelle dei laboratori, Dafne. E, per preservare al meglio i due frammenti di asteroide, i ricercatori hanno ideato e realizzato delle attrezzature speciali.