Sostenibilità: Green Blue Days raddoppia. Due tappe a Napoli per la III edizione e progetto pilota a Chiaia

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E’ un laboratorio di sostenibilità a tutto tondo, coinvolgente e in piena evoluzione quello che sta per riaprirsi con la terza edizione dei Green Blue Days, la kermesse più green e blu del Sud Italia nata dall’intuizione di Sonia Cocozza, Rosy Fusillo ed Elisabetta Masucci, che dopo la tappa di Taranto torna a Napoli con un doppio appuntamento. Non soltanto l’evento Green Blue Days Action che si svolgerà a Settembre (dal 27 al 29 a Palazzo Ravaschieri), ma anche Green Blue Days Forum già pronto per maggio 2024, con un format rinnovato all’interno di location esclusive, rivolto alla GenZ e alle imprese e fatto di agorà, talkZ, business Talk e challenge che mirano ad una partecipazione pro-attiva sul tema della sostenibilità.

Green Blue Days Action parte da Chiaia: obiettivo Vie Sostenibili
“Si parla tanto di transizione verde ma in queste edizioni di Green Blue Days ci siamo accorti che la messa a terra dei concetti teorici è ancora una chimera. Siamo riusciti con alcuni partner a mettere a disposizione dei giovani ore di formazione in azienda, per una ricaduta concreta sul territorio”, fanno notare le fondatrici di Green Blue Days. Di qui l’idea di un esperimento sociale dal nome “Green Blue Days Action/Vie sostenibili” (Pres_Vie_Sost_Generale) da realizzarsi a Chiaia, quartiere dall’elevata densità commerciale del capoluogo campano. Saranno città e cittadini ad agire con azioni sostenibili e gli aderenti all’iniziativa, i protagonisti del cambiamento. Una vetrina sostenibile (con un’idea originale e visibile) è il mezzo per raggiungere il fine: un coinvolgimento proattivo che aspira alla realizzazione di un Distretto Urbano del Commercio Sostenibile (DUCs). “Il commercio qualifica il nostro assetto cittadino e lo valorizza attraverso una partnership tra pubblico e privato. I distretti sono aree cittadine con caratteristiche di ‘centro commerciale naturale’ che, grazie alla presenza di esercizi di vario genere, qualificano l’offerta di spazi comuni”, aggiunge Sonia Cocozza.

“Occorre adottare un approccio bottom up  per creare cassa di risonanza. Il coinvolgimento proattivo del tessuto cittadino attraverso azioni di sensibilizzazione crea community e senso di appartenenza. Soltanto così la cultura green e blue non rimarrà lettera morta”, spiega Elisabetta Masucci. È da qui che partirà il progetto pilota realizzato in collaborazione con il Cnr IRISS e le Università di Campania e Puglia. Chiaia come laboratorio d’idee a cielo aperto in cui dare spazio a soluzioni creative ed innovative. “Con progetti ed azioni concrete, studi professionali, retails, cortili, librerie, gallerie, potranno con estro e creatività trasformare il quartiere in un palcoscenico della sostenibilità e lo potranno fare attraverso installazioni, focus, esposizioni di prodotto, progetti immersivi in chiave sostenibile”, rilancia Rosy Fusillo. L’iniziativa darà luogo ad una mappatura che consentirà, con un’attività a lungo termine, di monitorarne il processo e di raccontarlo a livello istituzionale al forum di maggio 2024.
“A latere di questo laboratorio a cielo aperto si terrà un focus scientifico/istituzionale presso Palazzo Ravaschieri, che arricchirà di contenuti l’edizione 23/24. Realizzeremo anche, una startup exhibition volta ad incrociare ed incrementare il business territoriale attraverso attività di business matching con le startup innovative. Tre le macro aree del focus: Acqua-Moda- Architettura- Sostenibilità; Acqua Food – Salute – Sostenibilità; Mare – Sport – Cinema – Sostenibilità”, concludono le co-founder dei Green Blue Days.