Sostenibilità ma a tutto tondo: economica, ambientale, sociale. Nasce a Napoli il primo grande Osservatorio per le piccole e medie imprese italiane. L’iniziativa è stata presentata questo pomeriggio a Palazzo Ischitella nella storica sede del Gruppo Tecno, la realtà internazionale specializzata nella realizzazione di strategie e percorsi di sostenibilità a supporto di organizzazioni, grandi imprese e Pmi. A portarla avanti con il patron Giovanni Lombardi ci sarà Kpmg, il network globale di servizi professionali alle imprese, leader nella revisione contabile, nella consulenza e nei servizi fiscali, legali e amministrativi, con un forte posizionamento sui temi Esg, e l’Ucl (University College London). Il progetto di ricerca, che si propone – una volta definito un metodo scientifico di valutazione – di focalizzare l’attenzione sullo stato di salute delle Pmi italiane rispetto all’attuale processo di transizione sostenibile, è stato presentato dallo stesso presidente Lombardi con Marco Maffei, partner responsabile per il centro e sud Italia della BU Global Sustainability Service, e da Paolo Taticchi, professore in Strategy and Sustainability & School Deputy Director presso l’Ucl School of Management.
Lombardi (Tecno): Definire una metodologia per analizzare i cambiamenti in corso
“Prima era una tempesta questa della sostenibilità, ora è uno tsunami”. Ha esordito così il presidente Lombardi in conferenza stampa questo pomeriggio a Palazzo Ischitella, evidenziando la necessità per le piccole e medie imprese di adeguarsi a nuove metriche della produzione e standard per essere competitivi sul mercato. “Siamo molto orgogliosi di questa giornata in cui presentiamo l’Osservatorio sulla sostenibilità per le Pmi. Come Gruppo Tecno siamo player nazionali e non solo nel settore delle piccole e medie imprese, che è un po’ il tessuto economico della nostra Italia, e abbiamo avviato questo organismo con Kpmg e Ucl con l’obiettivo di definire una metodologia molto robusta per analizzare i cambiamenti in corso sul tema della sostenibilità”, ha proseguito. “Intendiamo prendere ad esame il mondo della finanza, gli investimenti, la tecnologia e anche i modelli organizzativi”, ha aggiunto. “I processi solitamente si avviano nelle grandi aziende e poi vengono piano piano gemmati nelle Pmi”.
Maffei (Kpmg): Osservatorio ambizioso, la sostenibilità parte dai grandi gruppi
“E’ un osservatorio ambizioso, l’idea è quella di riuscire a raccogliere informazioni che poi potranno essere utilizzate per mettere a fattor comune i dati e poter creare prodotti e servizi che siano più adeguati per le aziende clienti e anche per la partnership con Tecno”, ha dichiarato Marco Maffei, partner responsabile per il centro e sud Italia della BU Global Sustainability Service. “Le piccole e medie imprese – ha continuato – sono in una fase molto embrionale del processo di transizione verso la sostenibilità, è chiaro che tutti i percorsi di cultura aziendale partono necessariamente dalle grandi aziende e si sviluppano nel contesto e nel tessuto economico dall’alto. Quindi, le piccole e medie dovranno adeguarsi in qualche modo, soprattutto per quanto riguarda le filiere cosiddette sostenibili per rispondere a quelle che sono le esigenze delle grandi aziende”.
Taticchi (Ucl): Progetto innovativo, mai un osservatorio in Italia sul tema per Pmi
“Puntiamo ad aiutare le piccole e medie imprese nel capire che cosa vuol dire essere coinvolte nella transizione ecologica e, quindi, ad aiutarle con dati ad aver informazioni che saranno utili per andare a definire strategie e progetti di implementazione. E’ un progetto innovativo perché mentre esistono degli osservatori che guardano all’operato delle grandi aziende, questo è il primo su scala nazionale che guarderà alla sostenibilità delle piccole e medie imprese italiane”, ha sottolineato Paolo Taticchi, professore in Strategy and Sustainability & School Deputy Director presso l’Ucl School of Management.