Sos rugbiste campane per torneo a Londra, noi a un passo da sogno

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Sono pronte a partire per Londra ma per realizzare il loro sogno mancano i fondi per trasporti e pasti. E’ l’appello di venti piccole rugbiste campanelle invitate dal Finchley Rugby Club a partecipare ad un torneo natalizio. ”Abbiamo già realizzato un mezzo miracolo – racconta Flavia Brescia della scuola di rugby ‘Elio Fusco’ – superando con i genitori delle ragazze mille difficoltà burocratiche e riuscendo con l’aiuto di piu’ di 200 sostenitori ad acquistare i biglietti per l’aereo. Ora, ad un passo dal sogno, non possiamo fermarci e chiedere un ulteriore aiuto per poter sostenere i costi di vitto e trasporto». Le ragazze saranno ospitate nella club house del Finchley Rugby di Londra dove, pur di abbattere i costi, dormiranno nei sacchi a pelo e avranno a disposizione la cucina per preparare i pasti. ”Abbiamo già spedito parte dei prodotti alimentari – spiega Brescia che con altre quattro coach è pronta ad accompagnare la squadra – ma dovremo affrontare inevitabilmente altre spese. Chi vuole aiutarci potrà trovare le informazioni sulla missione e sulla raccolta fondi sul sito https://gofund.me/a3eabf34». La selezione campana di squadre di Napoli, Benevento, S. Maria Capua Vetere, Salerno affronterà squadre di prestigiosi club quali Finchley, Wimbledon, Enfield, Wanstead e Harlequinse in una realtà dove lo sport non entra in «competizione» con lo studio ma anzi ne integra e completa la formazione. «Negli ultimi giorni – spiega all’ANSA la coach – l’entusiasmo negli occhi di queste piccole donne ci ha convinte ad andare avanti. Ci sono venute in soccorso anche due ‘stelle’ del rugby mondiale, la nazionale azzurra Silvia Gaudino e l’argentina Magali Fazzi, che ci hanno donato due loro magliette da mettere all’asta. Ci siamo ripromesse di portare le ragazze in gita a Londra – dice fiduciosa Brescia – per vedere una partita al Twickenham, il tempio del rugby. Mancano solo pochi metri alla meta, la meta piu’ bella, e tutte, a partire dalle ragazze, siamo certe che riusciremo a trascinarci la palla ovale».