Sos inflazione, l’Unc: Energia, tornare ai prezzi amministrati. Landini: Ci vorrebbero aumenti mensili di 200€

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In foto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil

“Una calamità! Un disastro! I prezzi proseguono oramai indisturbati la loro corsa e le speculazioni non trovano più alcun ostacolo o freno. Bisogna tornare ai prezzi amministrati almeno per quei prodotti come il gasolio, che incidendo sui costi di distribuzione ha effetti moltiplicativi sulla merce trasportata, e come i beni energetici che oramai hanno contagiato tutti gli altri comparti merceologici”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, nel commentare il dato dell’Inflazione di giugno all’8%. “Senza i rincari dei beni energetici – spiega – l’inflazione oggi sarebbe pari al 4,2%. Anche se per il mercato tutelato Arera ha annunciato ieri che da luglio a settembre i prezzi di luce e gas restano stabili, non è una gran bella notizia per le famiglie che non ce la fanno più a pagare le bollette, visto che avere gli stessi prezzi di prima equivale a livelli da primato e a fatture da infarto. Secondo i dati Istat di oggi, l’energia elettrica, considerando sia il mercato tutelato che quello libero, sale rispetto a giugno 2021 dell’81,4%, il che equivale per una famiglia media ad un rialzo annuo pari a 514 euro. Per il gas l’incremento è del 63,2%, che corrisponde ad una stangata di 394 euro”, prosegue Dona. “L’Iinflazione a +8% significa, per una coppia con due figli, una batosta complessiva, in termini di aumento del costo della vita, pari a 2667 euro su base annua, 1057 per Abitazione, acqua ed elettricità, 600 euro per i Trasporti, 700 per prodotti alimentari e bevande, 722 per il carrello della spesa. Per una coppia con 1 figlio, la mazzata totale è pari a 2476 euro, 995 per l’abitazione, 562 per i trasporti, 632 euro per cibo e bevande. In media per una famiglia il rialzo annuo è di 2087 euro, 960 per l’abitazione, 396 per i trasporti, 513 euro per mangiare e bere. Ma il record spetta alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 2988 euro, 836 solo per il cibo”, conclude Dona.

Codacons: Una mazzata da 3.192 euro annui a famiglia
Il rialzo dell’inflazione all’8% a giugno rappresenta una ‘mazzata’ per i consumatori e avrà effetti pesantissimi non solo sulle tasche delle famiglie, ma anche sull’economia nazionale. Lo afferma il Codacons commentando i dati Istat diffusi oggi dall’Istat. Il tasso di inflazione all’8% si traduce a parità di consumi in una maggiore spesa pari a +2.457 euro annui per la famiglia ”tipo”, che raggiungono +3.192 euro annui per un nucleo con due figli, considerata la totalità dei consumi di una famiglia – calcola il Codacons. ”Le nostre peggiori previsioni – spiega il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi – trovano purtroppo conferma nei dati Istat. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza nazionale che avrà effetti pesanti sull’economia e sulle condizioni economiche delle famiglie. I prezzi al dettaglio, tuttavia, sono destinati a salire ancora nelle prossime settimane, come conseguenza dell’escalation dei carburanti che registrano livelli altissimi alla pompa e delle evidenti speculazioni sui listini, e l’inflazione è destinata a raggiungere quota 10%. Di fronte a tali numeri il Governo non ha più alibi, e deve intervenire con urgenza per salvare le tasche di famiglie e imprese bloccando da subito i prezzi di energia e carburanti”, conclude Rienzi.

Il leader della Cgil: E’ già autunno caldo
 “Tutti parlano del prossimo autunno ma siamo già ora nell’autunno caldo perchè la gente non ce la fa, ha già perso l’equivalente di una tredicesima. Bisogna quindi aumentare il netto in busta paga, serve far crescere i salari. Il governo ha deciso per una tantum di 200 euro mentre per poter reggere questa situazione, tra inflazione e costi di energia, ai lavoratori servirebbero che nei rinnovi i contratti prevedessero un aumento di almeno di 200 euro nette al mese. Non è piu il momento di una tantum”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini nel corso del convegno “Il lavoro interroga” organizzato dalla confederazione di Corso Italia.