Solo 1 impresa su 3 puntuale nei pagamenti: Campania tra le regioni meno virtuose

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Circa un’impresa su tre è puntuale nei pagamenti. Solo il 36,2% delle imprese italiane infatti si e’ dimostrata virtuosa, la peggior performance degli ultimi cinque anni. Il 48,5% paga con 30 giorni al massimo di ritardo, mentre e’ stabile al 15,3% la quota di chi salda le fatture oltre un mese dopo la scadenza, una percentuale cresciuta pero’ del 178,2% rispetto a fine 2010. Questo in estrema sintesi il nuovo scenario dei pagamenti commerciali che vede assestarsi i ritardi gravi – cresciuti molto negli scorsi anni – ma che parallelamente mette in mostra anche le difficolta’ delle imprese italiane nel saldare puntualmente i fornitori. A diffondere i dati e’ lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine giugno 2015, realizzato da Cribis D&B, la societa’ del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane.Marco PretiLa crescita dei ritardi gravi che aveva caratterizzato gli scorsi anni si e’ fermata, ma non dobbiamo aspettarci che torni ai livelli pre-crisi“, commenta Marco Preti, amministratore delegato Cribis D&B. “Durante la crisi – aggiunge – le aziende hanno vissuto un fortissimo cambiamento nella gestione dei pagamenti e del credito commerciale e dopo sei anni e’ possibile oggi tirare le somme di questo nuovo contesto. Da un lato sicuramente, le aziende operano oggi in un ambiente molto più complesso e rischioso rispetto al passato: fallimenti piu’ frequenti, maggiore volatilità dell’affidabilità delle controparti, forte rischio di ritardi e insoluti anche dai clienti storici piu’ fidelizzati. Dall’altro, le aziende hanno imparato a gestire meglio il credito commerciale, rendendolo un elemento centrale della gestione della clientela“. La conferma arriva proprio dall’osservatorio privilegiato su migliaia di clienti rappresentato da Cribis D&B: le aziende che hanno raggiunto i migliori risultati sono quelle che hanno affrontato il problema dei ritardi e degli insoluti con un approccio piu’ evoluto e sofisticato, adottando ad esempio un piu’ attento monitoraggio della clientela e differenziando le strategie in funzione della tipologia di clientela. “In altre parole, le imprese che hanno investito nella gestione del credito commerciale, in procedure, strumenti e persone, possono ora affrontare la ripresa con maggiore sicurezza e fiducia“, conclude Preti.

La situazione territoriale

Il Nord-Est risulta la macro-area geografica piu’ affidabile, con il 45,5% di pagamenti regolari mentre le imprese meridionali sono alle prese con le solite difficolta’: solo il 22,3% dei pagatori e’ puntuale e ben il 26,6% in ritardo significativo. Bene anche le imprese del Nord-Ovest (42,9% di pagamenti alla scadenza). Piu’ in difficoltà gli imprenditori nel Centro Italia: la meta’ (50,5%) paga entro i 30 giorni, solo il 31,6% alla scadenza e appena il 17,9% oltre un mese. Il Veneto si posiziona al primo posto in Italia in fatto di puntualita’ con una percentuale del 46,3% di buoni pagatori. Segue, attaccata, l’Emilia-Romagna (46,2%). Poi, staccate di pochissime lunghezze, Lombardia (46,1%) e Friuli Venezia Giulia (44,5%). In fondo alla classifica la Sicilia con solo il 18,5% di imprese virtuose a fronte di ritardi gravi pari al 28,2%. Male anche Calabria (20,1%) e Campania (21,2% di pagamenti alla scadenza, 30,1% i ritardi oltre il mese). Sondrio si conferma ancora una volta la Provincia piu’ puntuale d’Italia, seguita, nelle prime cinque posizioni da Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova. Al sesto posto Belluno, la prima provincia non lombarda. In fondo alla graduatoria Caserta, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Per quanto riguarda i settori merceologici bene i servizi finanziari (48,1% di pagamenti alla scadenza e solo il 10% di ritardatari). Preoccupano invece le difficoltà del commercio al dettaglio: appena il 25,6% delle imprese appartenenti al comparto e’ puntuale, a fronte di un 24,2% di ritardatari gravi. In questo settore si registra inoltre una crescita del 227% dei cattivi pagatori rispetto al 2010. Le micro imprese sono le piu’ affidabili, ben il 37,2% è puntuale, anche se i ritardi sono pari al 16,9%. Situazione diametralmente opposta per le grandi realta’, puntuali solo nel 16,1% dei casi. Piu’ contenuti per questa categoria i ritardi gravi (7,9%).