“Il metodo Morandi è risultato vincente anche se trovo che sia una sconfitta dover ricorrere in tutta Italia a questo metodo ma alcune opere come Bagnoli, l’ex Manifattura tabacchi, il Waterfront di Pozzuoli potrebbero essere identificate come dei progetti speciali con questo tipo di normativa”. Lo ha detto Mario Abbadessa, Ad di Hines, gestore immobiliare americano, terzo player mondiale nello sviluppo immobiliare, che ha investito 160 miliardi nel mondo e 5 miliardi in Italia dal 2016. “Oggi ho una liquidità di oltre 700 milioni di euro ferma – ha spiegato Abbadessa – che è allocata sull’Italia e il Lussemburgo, e io pago per tenere ferme queste risorse che sarei felicissimo di potere investire in un posto come Napoli che ha l’accesso al mare, un turismo naturalmente positivo, ma il problema è che gli aspetti intangibili, come la reputazione e l’assenza di un metodo, prevalgono su quelli tangibili”. Abbadessa ha portato gli esempi di Milano e Barcellona che, rispettivamente nel 2010 e negli anni Novanta, avevano volti diversi e che “sono ripartite. Se si è fatto lì – ha evidenziato l’ad – si può fare anche qui ma dobbiamo creare un istituto che vada in deroga a determinati tipi di rallentamenti come i ricorsi, i comitati e altri apparati che bloccano l’opera”.