Sociale, l’associazione “I figli degli Altri” in campo con un progetto antiviolenza

13

Ascoltare, capire, percepire: parole e segnali che lanciano in silenzio grida d’aiuto, è uno degli obiettivi della neonata fondazione “I figli degli Altri”, che grazie alla forza e alla mente del suo presidente, la psicologa e psicoterapeuta Rosetta Cappelluccio, porta avanti progetti di aiuto, e di ascolto, rivolti a bambini e adolescenti che hanno vissuto o stanno vivendo tra abusi e violenze.

Il 20 dicembre “I Figli degli Altri dedicherà una giornata di ascolto agli studenti napoletani: 120 ragazzi, dai 14 ai 19 anni dell’Istituto Ferraioli di Napoli, si riuniranno nella settima dello studente alla Fondazione Morra – Greco, per parlare di violenza e aggressività tra i banchi di scuola. Tra gli obiettivi dell’open-day anche quello di accrescere le competenze di gestione emotiva e dei comportamenti più responsabili tra gli adolescenti.

“ Ringraziamo la Fondazione Morra-Greco, che ha sposato la nostra causa donandoci i suoi bellissimi spazi – spiega Rosetta Cappelluccio – . Il 20 dicembre inauguriamo la prima giornata dedicata alla prevenzione dei fenomeni di aggressività tra i giovani, che è purtroppo in aumento in tutte le fasce di età, e parleremo anche dell’uso improprio delle armi a scuola. Rivolgeremo agli studenti domande mirate per spingerli a riflettere sulla violenza da diversi punti di vista: della vittima ma anche del carnefice”.

Il progetto P.A.R.L.A (Prevenzione, Aggressività, Rischi, Legalità, Abusi) coinvolgerà 60 studenti del biennio e 60 del triennio dell’Istituto I.P.S.S.E.O.A. Antonio Esposito Ferraioli di Napoli che parteciperanno a tavoli tematici per sviluppare un momento di confronto, ascolto ed espressione tra i ragazzi. Agli studenti saranno anche mostrati brevi video-clip di processi giudiziari, dove a parlare sono proprio i ragazzi che hanno commesso reato; con l’obiettivo di riflettere sul tema dell’aggressività tra pari.

E non solo: la giornata dedicata alla violenza tra i banchi di scuola nasce anche per sensibilizzare i più giovani sull’importanza della sicurezza digitale e della diffusione di contenuti pedopornografici tra gli adolescenti.

“E’ essenziale offrire ai ragazzi strumenti psicoeducativi per la gestione dell’aggressività – spiega la presidente della Fondazione I figli degli Altri Rosetta

Cappelluccio -. Altrettanto importante è poter educare i ragazzi sulle implicazioni legali e personali della condivisione di immagini e video inappropriati, favorendo un ambiente scolastico sicuro e rispettoso, che noi cercheremo di riprodurre tra i tavoli di confronto. Non dimentichiamo che i nostri studenti si trovano ad affrontare quotidianamente situazioni di stress, ansia da prestazione, depressione, bullismo, cyberbullismo, violenza e incitazione alle armi e che spesso non hanno gli strumenti emotivi per recepire e gestire temi così complessi”.

Il mese scorso, dopo il via libera della Camera e l’approvazione a Senato, è entrata in vigore la legge sulle competenze non cognitive, definitive dall’Oms Life Skills, che ha stabilito che anche a scuola si insegneranno empatia e gestione dell’ansia e dello stress.

“ Si tratta di competenze che riguardano un ampio spettro di abilità, fondamentali per la vita quotidiana dei nostri ragazzi – spiega Rosetta Cappelluccio -: atteggiamenti e conoscenze che vanno oltre le tradizionali discipline scolastiche. Non a caso, la nuova norma prevede una sperimentazione triennale di queste attività, che partirà dal prossimo anno scolastico, proprio nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, ovvero la fascia di età che ospiteremo il 20 dicembre “.

Rosetta Cappelluccio, che nel 2023 ha pubblicato uno studio, tradotto anche in Corea, sulla DBT (Dialectical Behaviour Therapy, trattamento di tipo cognitivo- comportamentale per il disturbo borderline della personalità), è anche autrice del libro, che porta il titolo della sua Fondazione “I Figli degli Altri”. Nel volume si raccontano storie di infanzia negata: come quella di Fortuna Loffredo, la bimba del Parco Verde di Caivano, violentata e gettata nel vuoto dal suo aguzzino.