“Sistema cultura” a Reggio Calabria, un video sui siti archeologici racconta le bellezze del territorio metropolitano

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fotogramma tratto dal video "La Città Metropolitana ed il suo patrimonio archeologico" del canale YouTube della Città Metropolitana di Reggio Calabria

Grande partecipazione e forte interesse per l’offerta turistica culturale che si allarga, trovando nel Sistema Cultura un nuovo slancio di valorizzazione territoriale. Un vero e proprio rinascimento culturale per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e per i suoi 97 Comuni che mirano secondo la logica della cooperazione a valorizzare l’intero patrimonio culturale con modalità nuove, trasversali, dinamiche ed interconnesse. La conferenza celebrativa affidata alla conduttrice Veronica Maya è stata strategica. Nella sua lunga esperienza televisiva ha avuto più volte l’opportunità di apprezzare, ammirare e conoscere da vicino il territorio calabrese. La sua conduzione ha rappresentato, dunque, un’occasione per affermare a chiare lettere la centralità della cultura, l’importanza della memoria storica da tramandare e trasferire alle nuove generazioni, lasciando a ciascuno il compito di essere ambasciatore e promotore di bellezza.

Con il nuovo video (disponibile sul Canale YouTube ufficiale dell’Ente al link https://www.youtube.com/watch?v=r8FH9CT-Dyk) e realizzato in occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, la città metropolitana di Reggio Calabria va proprio in questa direzione, invita ad esplorare da vicino le bellezze ed il pensiero urbano di un territorio che ha tanta voglia di raccontarsi.

I luoghi della Magna Grecia che affondano le loro radici nella storia millenaria, riaffiorano dai tanti siti archeologici e culturali che punteggiano il territorio, dai musei a cielo aperto ricchi di testimonianze, dai reperti e dagli innumerevoli borghi. Ri- scoprire oggi una ricchezza vuol dire avere la capacità di progettare il futuro, a partire dalle immagini. Scorci e panorami mozzafiato svelano la bellezza ora aspra ora morbida di borghi antichi, incastonati tra le rocce, che attraversano frammenti di millenni. E così, in pochi istanti si passa dalla fondazione e dallo splendore dell’età della Magna Grecia, in cui Rhegion divenne polis politicamente potente e fortemente prestigiosa alla trasformazione architettonica ed urbanistica nel segno del moderno. E’ uno straordinario susseguirsi di immagini nuove, sconosciute ai più, talvolta inedite, dove passato e presente non si succedono secondo una linea continua ma si separano, si uniscono, talvolta si mescolano e si contaminano per dar vita ad una nuova narrazione. Ancora oggi, in ogni angolo della Città Metropolitana ci sono tracce dell’antica Grecia. Basti pensare al dialetto grecanico, sopravvissuto ed ancora tramandato in alcune aree del territorio. Sopravvissuti alle dominazioni normanne sveve, angioine e aragonesi i borghi, diversi per bellezza conservano tracce e tesori di un passato glorioso.

Il video documenta un’altalena di contrasti estremi dove i pendii, in una successione aspra incontrano rocce, fiumi, vallate per poi sprofondare nel blu intenso del mare. Il viaggio attraverso i 97 Comuni è senza dubbio variegato ed immersivo tanto nella natura e nella storia, quanto nella spiritualità. Tra miti e leggende i visitatori vivono, dunque, suggestioni ed emozioni, intrise di verità e di fantasia, di racconti e di bellezza. Il patrimonio archeologico è indubbiamente il punto di partenza, che non si arresta ai soli siti. Esso si espande, rivive nelle testimonianze e nelle gestualità, nei saperi e nei sapori.

Partendo dal Museo Nazionale, le tappe del viaggio hanno tanto da svelare. Dall’antica Rhegion, l’attuale Reggio Calabria attraverso un circuito urbano denso di testimonianze, si passa alla cinta muraria ellenistica, alle Terme romane per arrivare alla stratificazione della città, emersa dagli scavi più recenti di Piazza Italia che documenta la successione temporale delle varie epoche (greca, romana, bizantina, normanna e medievale). Lungo la Costa tirrenica le tappe al Museo Metauros di Gioia Tauro, a Palmi nel Parco Archeologico dei Taureani e a Rosarno sono imprescindibili. Sulla costa ionica, dove la punta dello stivale termina c’è, invece, il Museo e l’Area Archeologica Kaulon, quella di Locri Epizepheri,  e quella del Museo e Archeoderi a Bova Marina. Bisogna arrivare a Bova, e più precisamente ai piedi del castello normanno per provare l’ebrezza della sospensione. Perché Bova come Pentedattilo sono due perle indiscusse della Calabria Ionica. Sospese tra cielo e mare rappresentano la vera sintesi culturale di questa terra