Milano, 27 ott. (askanews) – “Siamo due giocatori molto diversi. Io tengo il ritmo molto alto, sono forte mentalmente. Lui lo è fisicamente e tennisticamente al momento ha qualcosina in più: gioca meglio lo slice, le volée. Ma per me è un fatto positivo: significa che ho margini”. Così Jannik Sinner, numero uno del tennis mondiale, parla del suo rivale Carlos Alcaraz in una intervista a La Stampa oggi in edicola.
“Carlos in campo fa i numeri: smorzata, passante, lob… Non so se io sarò mai così. Però come tennista sono più solido e quando serve piazzo l’accelerazione vincente”, ha riconosciuto Sinner.
“Il successo – ha raccontato – non mi ha cambiato, sono sempre lo stesso. Non cammino a testa alta se vinco, non mi deprimo se perdo. Non mi piace stare sotto i riflettori. Non mi atteggio. Chi mi sta vicino sa quanto tempo dedico al tennis. Poi o piaci o non piaci, non si può controllare tutto. Io bado a chi mi sta vicino, alla famiglia, del resto mi importa poco”.