Il Consiglio di amministrazione di Simone Spa, società attiva nel campo dell’editoria quotata su Euronext Growth Milan, approva il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato della società al 31 dicembre 2023.
Siamo felici di chiudere il nostro primo bilancio da società quotata con risultati eccellenti, addirittura migliori rispetto a quelli preventivati in fase di Ipo – commenta Luca Misso, amministratore delegato della società–. Questo non solo prova la serietà con la quale ci siamo presentati agli investitori, ma anche il potenziale di una azienda che riesce a cogliere al meglio le opportunità di mercato. Le risorse ottenute dall’Ipo hanno aumentato la liquidità, garantendo una base ideale per i futuri investimenti preventivati e già in corso. Si ricorda che l’azienda non può considerarsi una comune casa editrice, in quanto è prima di tutto un produttore di contenuti altamente specializzato, contenuti proprietari sviluppati e aggiornati internamente (solitamente, infatti, le case editrici pubblicano libri scritti da autori cui corrispondono royalties). La più ampia strategia aziendale, è finalizzata a sfruttare questa caratteristica, valorizzando al massimo non solo il contenitore (libro) ma il suo contenuto, utilizzabile nell’ambito, ad esempio, di altre tipologie di attività formative”.
Principali risultati di gestione di gruppo
Nel periodo Simone Spa ha proseguito il percorso di sviluppo in linea con gli obiettivi strategici di piano. I ricavi sono cresciuti in un intorno del 15%. “Tale risultato – si legge in una nota – è riconducibile alla forte crescita del segmento giuridico professionale. In particolare la Dike, entrata nel gruppo nel 2022, ha consentito nel 2023 (primo esercizio di piena attività) la penetrazione in un segmento di mercato dal quale la Simone era prima quasi totalmente assente. Certamente il complesso di riforme legislative e la ripresa dei concorsi pubblici per l’assunzione nella Pubblica Amministrazione, hanno offerto occasione per numerose pubblicazioni, ma sono risultati determinanti gli investimenti in termini di comunicazione, in infrastrutture informatiche e le strategie commerciali finalizzate all’ottimizzazione dei canali di vendita. Elementi sui quali l’azienda continuerà ad investire”.
Il Margine operativo lordo è cresciuto di oltre il 73%. “Tale risultato – prosegue il comunicato aziendale – è frutto di tutte le attività effettuate nel 2023 e sopra esposte sinteticamente. Queste non hanno solo riguardato l’organizzazione di un gruppo con le conseguenti economie di scala e ingresso in nuovi mercati, ma anche i processi interni. Sono stati individuati analiticamente i fattori chiave che potevano consentire un miglioramento dei margini e si è investito su di essi. Si evidenzia anche che la struttura dei costi è incentrata prevalentemente sul capitale umano, sulla capacità di produrre contenuti e di diffonderli. Nell’anno passato si è prodotto un efficientamento dei costi, per tale motivo la crescita dei margini è stata più che proporzionale rispetto alla crescita dei fatturati”.