Siccità, in Campania piove sempre meno: allerta per il Cilento

58
 
 
La situazione della siccità in Campania si sta ancora delineando, ma il trend è in negativo, come negli ultimi due anni. Sulla regione piove sempre meno, soprattutto nel periodo tra ottobre e marzo, quello cioè che serve alla ricarica delle falde acquifere che nutrono il sistema idrico regionale. Ed è subito allarme. Le strutture deputate dell’Assessorato dell’Ambiente della Regione sono in procinto di fornire una mappatura completa delle situazioni di possibile crisi, aggregando i dati pluviometrici e comparandoli a quelli delle stagioni precedenti; un lavoro che sarà pronto solo alla fine della prossima settimana. Ma intanto già anticipano all’Agi che i bacini, soprattutto quelli di acqua potabile, potrebbero registrare delle criticità. L’allarme in realtà è stato lanciato anche da Legambiente Campania che ha scritto nei giorni scorsi alla Regione affinché dia indirizzi i sindaci ad emanare ordinanze di razionalizzazione dell’uso dell’acqua e a fare appello ai cittadini a evitare gli sprechi, predisponendo anche già un servizio di autobotti. In Campania, in sofferenza sicuramente ci sarà il Cilento, soprattutto la larga fascia dei comuni costieri che ha già difficoltà di approvvigionamento idrico per problemi legati alla quasi inesistenza di fonti autoctone e che durante l’estate vede aumentare e di molto la popolazione residente. Problema identico a quello di Ischia e Capri, isole molto frequentate da turisti. Ma c’è anche una parte del beneventano e della provincia di Caserta dove l’acqua potrebbe mancare ad agricoltori e famiglie. Per la Coldiretti regionale, inoltre, le prime criticità si vedono ora nel vesuviano, dove i frutticoltori sono già alle prese con una mancanza di piogge da marzo e un terreno asciutto e polverizzato in superficie. L’associazione degli agricoltori segnala anche problemi pure adesso esistenti nel Casertano. Molti comuni del Salernitano, poi, da Agropoli in giù, hanno ridotto da settimane del 10/15% la portata dell’acqua immessa nelle conduttore. Del resto il Sud per intero sconta, a guardare dati pluviometrici, un decremento del 34% nelle nella piovosità questo inverno. Dati raccolti da un docente della Federico II per un sito internet che si occupa di meteo, e che riguardano solo la città di Napoli, danno un’idea del problema: a gennaio di quest’anno c’è stata pioggia per 80 mm, -15% rispetto alla media; a febbraio 26 mm appena, un terzo di quanto cade abitualmente; a marzo 24 mm, meno 62%; e ad aprile 12 mm, meno 80 %.