(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Ancora una volta i tribunali corrono più veloci dei legislatori in tema di diritti civili. Il Tribunale per i minorenni di Roma, con una sentenza storica, ha riconosciuto l’adozione a un padre all’interno di una coppia gay. Finora la stepchild adoption era stata riconosciuta solo a coppie di donne. Il bimbo, che ha tre anni e mezzo, è stato concepito in Canada grazie alla maternità surrogata, a titolo gratuito. I due papà – che si sono regolarmente sposati prima in Canada e poi anche in Spagna, per poi iscriversi in Italia al Registro delle unioni civili della loro città – subito dopo la nascita sono rimasti per un paio di mesi in Canada con la madre ‘surrogata’ e hanno mantenuto i contatti con la donna, andandola a visitare in questi anni insieme al piccolo. La coppia sta insieme stabilmente da 12 anni e le rispettive famiglie sono molto presenti nella vita del bambino, che va all’asilo, è stato battezzato presso la parrocchia di quartiere ed è a conoscenza del modo un cui è nato.
(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Ancora una volta i tribunali corrono più veloci dei legislatori in tema di diritti civili. Il Tribunale per i minorenni di Roma, con una sentenza storica, ha riconosciuto l’adozione a un padre all’interno di una coppia gay. Finora la stepchild adoption era stata riconosciuta solo a coppie di donne. Il bimbo, che ha tre anni e mezzo, è stato concepito in Canada grazie alla maternità surrogata, a titolo gratuito. I due papà – che si sono regolarmente sposati prima in Canada e poi anche in Spagna, per poi iscriversi in Italia al Registro delle unioni civili della loro città – subito dopo la nascita sono rimasti per un paio di mesi in Canada con la madre ‘surrogata’ e hanno mantenuto i contatti con la donna, andandola a visitare in questi anni insieme al piccolo. La coppia sta insieme stabilmente da 12 anni e le rispettive famiglie sono molto presenti nella vita del bambino, che va all’asilo, è stato battezzato presso la parrocchia di quartiere ed è a conoscenza del modo un cui è nato.