Shaw, app anti violenza sulle donne

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L’idea del progetto Shaw (acronimo di Soroptimist Help Application Woman) è nata da un interclub “sperimentale” dei club dell’Abruzzo, della Campania,del Lazio,delle Marche,dell’Umbria e della Sardegna ed è stata L’idea del progetto Shaw (acronimo di Soroptimist Help Application Woman) è nata da un interclub “sperimentale” dei club dell’Abruzzo, della Campania,del Lazio,delle Marche,dell’Umbria e della Sardegna ed è stata presentata da Mariolina Coppola,come vicepresidente nazionale di queste regioni e curatrice del progetto, durante il 115esimo Consiglio delle delegate a Salerno . Negli ultimi anni, moltissimi club dell’Unione del Soroptimist International hanno lavorato su i temi della violenza delle donne,della sicurezza e della prevenzione intercettando un bisogno reale, diffuso su tutto il territorio ipotizzando che uno strumento tecnologico innovativo potesse essere di aiuto per affrontare e combattere queste problematiche, la cui priorità, per fortuna, è anche nelle agende delle Istituzioni pubbliche, di Enti territoriali e Onlus. La app Shaw è stata ideata per la sicurezza delle donne,ma anche pensata e realizzata per rispondere alla richiesta di informazioni e di strumenti efficaci ,soprattutto per la prevenzione. Ha come obiettivo di rendere gli smarthphone degli utenti, in situazione di immediato o potenziale pericolo, strumenti utili a focalizzare l’attenzione sui temi della consapevolezza e della conoscenza degli aspetti legislativi più importanti e innovativi. Non esiste ad oggi una app che leghi una serie di servizi, con questo scopo e con queste caratteristiche,con gli obiettivi di informazione legale su i temi dei diritti,dei percorsi preferenziali,delle tutele. Il progetto definitivo,presentato durante il consiglio di Trieste a maggio, ha visto la realizzazione di un App scaricabile gratuitamente sul telefonino smartphone,(sistema operativo Ios e Android), che consente una chiamata di emergenza di primo soccorso facendo partire una chiamata diretta al 112,che è un numero internazionale(in caso di percolo immediato) o una chiamata di aiuto al numero 1522, che è un numero nazionale accreditato che smista ai centri antiviolenza e che fornisce una serie di informazioni dettagliate di aiuto alle donne in difficoltà,fornendo assistenza(in caso di ipotetico pericolo). Si accede ad una home semplice ed immediata,dove è possibile chiamare oltre che ai numeri citati anche ai centri antiviolenza accreditati sul territorio(si tratta di circa 70 schede dei centri dislocati su tutto il territorio nazionale,da navigare in locale) ed è prevista dietro consenso la geolocalizzazione (l’app consente di selezionare quelli più vicini e l’indicazione dei Centri Telefono Rosa). E’ possibile,inoltre, consultare una scheda con tutte le informazioni che riguardano anche la legge 119/2013 con un testo di sintesi che illustra gli aspetti legislativi più importanti in termini di violenza, stalking e prevenzione e informazioni sugli eventuali percorsi rosa bianca negli ospedali,con le modalità di percorso preferenziale di accesso ai Pronto Soccorso. Scaricando la App gratuitamente sul proprio smartphone, l’utente può chiedere supporto ad uno dei centri antiviolenza,delle forze dell’ordine o del pronto soccorso più vicino mediante le funzioni di geolocalizzazione e click-to-call,in pratica potrà da una parte capire a chi rivolgersi nelle immediate vicinanze e quali sono i suoi diritti ,dall’altra essere individuato e localizzato. Si prevede che, nel 2015, 500 milioni di persone avranno uno smartphone e per quanto riguarda l’esperienza italiana moltissime emigrate sbarcate a Lampedusa lo possedevano.. L’attività di sviluppo ha previsto una creazione di un sito “dedicato” e la gestione di submission presso i due market (App store e Google Play). L’importo devoluto è stato interamente pagato dai club soroptimist promotori, ma è in atto una campagna di crowdfunding necessaria per i futuri ed eventuali aggiornamenti e per la traduzione in altre lingue.