Seul fermerà attività parco industriale. Giappone annuncia nuove sanzioni

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La Corea del Sud sospenderà le attività del parco industriale di Kaesong gestito insieme alla Corea del Nord in risposta al recente lancio da parte di quest’ultima di un missile a lungo raggio. Il ministro dell’Unificazione sudcoreano, Hong Yong-pyo, ha spiegato che la sospensione priverà Pyongyang dei fondi normalmente utilizzati per sviluppare la sua tecnologia nucleare. La Corea del Nord ha ricavato 616 miliardi di won (circa 457 milioni di euro) dal complesso industriale dalla sua apertura nel 2003.
Intanto, il Giappone ha annunciato nuove sanzioni contro la Corea del Nord in segno di protesta dopo il recente lancio di un missile a lungo raggio da parte di Pyongyang che Tokyo interpreta come un test missilistico.

Onu, Pyongyang continua a eludere sanzioni – La Corea del Nord continua a eludere le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite utilizzando aerei, navi e il sistema finanziario internazionale per rifornirsi di materiali vietati destinati ai suoi programmi missilistici nucleare e balistico: lo hanno reso noto esperti dell’Onu sottolineando che Pyongyang continua anche a dedicarsi all’export di componenti di missili balistici in Medio Oriente e al commercio di armi in Africa. In un rapporto ottenuto dall’agenzia stampa Ap, gli esperti scrivono che la Corea del Nord è in grado di continuare ad eludere le sanzioni anche a causa del “basso livello di attuazione” da parte dei 193 paesi membri Onu delle sanzioni imposte dal primo test nucleare del Paese nel 2006. Per questo, il rapporto “solleva importanti questioni sull’efficacia del regime di sanzioni”.

La Corea del Nord potrebbe presto avere il plutonio necessario per costruire una bomba – A lanciare l’allarme il numero uno dell’intelligence Usa James Clapper, spiegando come Pyongyang ha riacceso già da tempo il reattore nucleare nel sito di Yongbyon, a nord della capitale. Il timore è che tale impianto sia in grado di fornire, “nel giro di mesi se non di settimane”, tutto ciò che serve per costruire un ordigno nucleare. Clapper lo ha detto chiaramente nel corso di un’audizione davanti al Congresso, aggiungendo che il regime di Kim, nonostante i moniti della comunità internazionale e il rischio di sanzioni, va avanti nella realizzazione del suo sistema di missili balistici intercontinentali. Come del resto dimostrano gli ultimi lanci di razzi a lunga gittata che spaventano molti Paesi, compresi gli Stati Uniti. I missili in questione infatti – ha confermato Clapper – rappresentano “una minaccia” anche per la costa occidentale degli Usa.

La Corea del Sud sospenderà le attività del parco industriale di Kaesong gestito insieme alla Corea del Nord in risposta al recente lancio da parte di quest’ultima di un missile a lungo raggio. Il ministro dell’Unificazione sudcoreano, Hong Yong-pyo, ha spiegato che la sospensione priverà Pyongyang dei fondi normalmente utilizzati per sviluppare la sua tecnologia nucleare. La Corea del Nord ha ricavato 616 miliardi di won (circa 457 milioni di euro) dal complesso industriale dalla sua apertura nel 2003.
Intanto, il Giappone ha annunciato nuove sanzioni contro la Corea del Nord in segno di protesta dopo il recente lancio di un missile a lungo raggio da parte di Pyongyang che Tokyo interpreta come un test missilistico.

Onu, Pyongyang continua a eludere sanzioni – La Corea del Nord continua a eludere le sanzioni imposte dalle Nazioni Unite utilizzando aerei, navi e il sistema finanziario internazionale per rifornirsi di materiali vietati destinati ai suoi programmi missilistici nucleare e balistico: lo hanno reso noto esperti dell’Onu sottolineando che Pyongyang continua anche a dedicarsi all’export di componenti di missili balistici in Medio Oriente e al commercio di armi in Africa. In un rapporto ottenuto dall’agenzia stampa Ap, gli esperti scrivono che la Corea del Nord è in grado di continuare ad eludere le sanzioni anche a causa del “basso livello di attuazione” da parte dei 193 paesi membri Onu delle sanzioni imposte dal primo test nucleare del Paese nel 2006. Per questo, il rapporto “solleva importanti questioni sull’efficacia del regime di sanzioni”.

La Corea del Nord potrebbe presto avere il plutonio necessario per costruire una bomba – A lanciare l’allarme il numero uno dell’intelligence Usa James Clapper, spiegando come Pyongyang ha riacceso già da tempo il reattore nucleare nel sito di Yongbyon, a nord della capitale. Il timore è che tale impianto sia in grado di fornire, “nel giro di mesi se non di settimane”, tutto ciò che serve per costruire un ordigno nucleare. Clapper lo ha detto chiaramente nel corso di un’audizione davanti al Congresso, aggiungendo che il regime di Kim, nonostante i moniti della comunità internazionale e il rischio di sanzioni, va avanti nella realizzazione del suo sistema di missili balistici intercontinentali. Come del resto dimostrano gli ultimi lanci di razzi a lunga gittata che spaventano molti Paesi, compresi gli Stati Uniti. I missili in questione infatti – ha confermato Clapper – rappresentano “una minaccia” anche per la costa occidentale degli Usa.