Settimana Italia-Cina, presentata ai diplomatici la serra intelligente

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In foto Li Ruiyu, ambasciatore della Cina in Italia

Dietro parole insipide come “internazionalizzazione” o “cooperazione” possono esserci anche sapidi sorrisi. E’ il caso di quattordici provetti ingegneri, sei della Tsinghua University di Beijing e otto del Dipartimento di Ingegneria elettrica e dell’Informazione della Federico II di Napoli, che in una torrida settimana di luglio hanno lavorato gomito a gomito nei laboratori del D.re.a.m. FabLab (Design and REsearch in Advanced Manufacturing) di Città della Scienza per realizzare un orto domestico completamente autogestito grazie a un sistema intelligente di sensori. La coltivazione idroponico e’ cosi’ l’ennesima perla Made in Naples nata dal connubio scientifico tra Italia e Cina sotto l’egida dell’Ambasciata cinese in Italia di cui l’Ambasciatore Li Ruiyu . Più nel dettaglio , gli studenti sono impegnati nella programmazione firmware di schede a microcontrollore per la realizzazione di serre per pareti idroponiche. Sicura, pratica e poco dispendiosa, la coltivazione idroponica permette di curare ogni tipo di pianta senza utilizzare il terreno e per questo sta conoscendo un grande successo nei centri urbani.
“Stiamo mettendo a punto – spiega Amleto Picerno Ceraso, coordinatore del D.re.a.m FabLab – un sistema capace di autoregolarsi per alimentare piccole coltivazioni di vegetali e ortaggi adatte a un consumo quotidiano. Grazie a sensori e algoritmi, la serra capisce i bisogni nutrizionali delle piante, per esempio di sali e minerali, e ne regola il rilascio. In questo modo gli ortaggi crescono in modo corretto, salubre e senza richiedere particolare assistenza. La tecnologia e, in particolare la manifattura avanzata, ha un impatto concreto e diffuso sulla nostra qualità di vita e questo è solo un piccolo esempio di quello che oggi è possibile fare con stampanti 3D e innovazioni già collaudate”. Insieme a Picerno Ceraso, a coordinare gli studenti Giovanni Breglio, docente del Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione.
Il prototipo di serra intelligente verrà presentato in occasione della “Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione” in programma a Napoli il 22 e 23 ottobre 2018.
Centinaia di attori dell’economia della conoscenza trasformeranno il polo tecnologico partenopeo in un immenso laboratorio in cui idee, progetti e business possono nascere o trovare, finalmente, uno sbocco per crescere.
Dal 2013, la Settimana Italia-Cina dell’Innovazione unisce due eventi: l’Italy-China Innovation Forum (CIIF), promosso dalla regione campania, e l’Evento Sino-Italian Exchange (SIEE), promosso dal Miur, entrambi gestiti da Città della Scienza. Solo per dare qualche numero, nel corso degli undici anni di gestione della Siee, sono stati creati contatti tra oltre 3500 professionisti italiani e cinesi, con molteplici accordi sottoscritti e di estendere la cooperazione a diverse regioni e province della Cina; mentre per il Ciif ha permesso di attivare circa 4.900 azioni di scambio tecnologico e la sottoscrizione di oltre 600 accordi di cooperazione.
Il workshop sulle serra intelligente è il primo frutto del “Ci-Lam Joint Lab” (China-Italy Joint Lab on Advanced Manufacturing), laboratorio di ricerca e di formazione congiunto italo-cinese incentrato sui temi della Fabbrica Intelligente nato in occasione dell’edizione 2017 della Settimana dell’Innovazione Italia-Cina tenutasi lo scorso novembre a Pechino.
Firmato per parte italiana dall’università degli studi di Napoli Federico II, dall’incubatore Campania Newsteel e dall’Università di Bergamo e, per parte cinese, dalla Tsinghua University e la China Sci-Tech Automation Alliance (Csaa – Cluster cinese per l’Automazione Industriale che vanta al suo interno oltre 60 imprese), il “Ci-Lam Joint Lab” si inserisce all’interno di una piattaforma di collaborazione tra i due Paesi sui temi del manifatturiero avanzato, in linea con le azioni programmatiche del “Piano Industria 4.0” e del piano “Made in China 2025”. Dopo Napoli, gli studenti cinesi hanno potuto far tappa anche a Bergamo dove, sotto il coordinamento dell’ateneo bergamasco, hanno “toccato con mano” la ricerca applicata che nasce dalla collaborazione con le imprese sia nei numerosi laboratori del dipartimento di ingegneria, sia in quelli del distretto tecnologico Kilometro Rosso, dell’incubatore di start-up POINT e della Cosberg, impresa leader mondiale nelle soluzioni per l’automazione.