Setificio Leuciano, nuovi tessuti progettati da studenti dell’Università

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Sinergia tra università e industria: un binomio molto spesso relegato al ruolo di vuoto slogan, ma che a San Leucio – primo esempio di insediamento industriale nella storia della Penisola – assume i contorni di un vero e proprio progetto produttivo. Nel senso, cioè, che per la prima volta un gruppo di studenti del secondo anno della Laurea Magistrale in Design per l’innovazione, coordinato dalla professoressa Maria Antonietta Sbordone, raccogliendo l’invito di Rosaria Letizia e Daniela Dattero, imprenditrici del Setificio Leuciano Spa, l’opificio risorto sulle ceneri dalla più antica fabbrica serica del luogo, stanno dando corpo ad una collezione di nuovi tessuti e, dunque, alla creazione e realizzazione di prototipi che presentano, intanto, diversi gradi di sperimentazione e, successivamente, di commercializzazione. 
In particolare, come spiega la docente della Sun, “su disegni di tre giovani team progettuali, l’azienda sta producendo nuovi tessuti per la creazione di una capsule collection – tre outfit, accessori e scarpe – e la realizzazione di nuove tipologie di wall paper per l’interior design”. 
I lavori saranno presentati – ovviamente – in anteprima alla stampa e all’opinione pubblica nel corso di una mostra-evento sotto il titolo “Textile Design Adoptions. Adottare la produzione della seta di San Leucio per innovare”, che sarà allestita nell’hangar della manifattura “Setificio Leuciano”, in Piazza della Seta a San Leucio, il 6 luglio prossimo, alle ore 17. 
“La mostra-evento – anticipa la professoressa Sbordone – che modulata su una serie di installazioni video e, appunto, sui prototipi dei risultati dei lavori degli studenti del secondo anno della Laurea Magistrale in Design per l’Innovazione, il cui scopo è appunto quello di proporre nuovi scenari per il tessile nei settori fashion oriented e interior design. Una kermesse, peraltro – aggiunge la docente – che sarà arricchita dalla presenza di esperti di vari settori, che favoriranno il confronto sui temi storici, sull’esperienza realizzata e sulle prospettive per la produzione serica di San Leucio”.
Da sottolineare – particolare di non poca importanza – che la collaborazione tra il “Setificio Leuciano spa” e l’Università ha anche favorito la partecipazione dell’Ictp-Cnr  (Istituto di chimica e tecnologia del polimeri del Cnr) di Pozzuoli e della Deltacon nell’affiancare gli studenti per la realizzazione dei prototipi che – come si è detto – presentano diversi gradi di sperimentazione. 
Insomma, grazie alla sensibilità, disponibilità e lungimiranza di imprenditrici giovani ed intelligenti – par di capire dall’entusiasmo della professoressa Maria Antonietta Sbordone – l’Università cambia registro e si spinge ben oltre il rito formale dei protocolli d’intesa. Insomma, aggiunge: “Il Corso di Studi della Laurea Magistrale in Design per l’Innovazione promuove concretamente la cooperazione tra Università e mondo imprenditoriale. La ricerca e lo scouting delle eccellenze manifatturiere, la collaborazione e la condivisione delle scelte progettuali, i processi di innovazione per le aziende rappresentative delle eccellenze campane sono le tematiche di fondo dei percorsi formativi di design e di moda”.
Nel corso della mostra-evento saranno presentati tre progetti. Il primo, di “Fashion design”, si intitola: “Twine” e sarà proposto dagli studenti Rosa Annamaria Funaro, Emanuela Mammanella, Giulia De Martino, Alessandro De Pasquale, Giuseppina Santagata; il secondo, di “Product Design”, si intitola: Soul Silk Paper, è stato elaborato da Elena Cioffi, Adele Impinto, Fabio Mauro, Rossella Ragosta, Martina Venturelli; il terzo, infine, si intitola: “Composite Wall” e sarà proposto da Angela Buonanno, Giovanna D’Avino, Gabriella Del Core e Pietropaolo Verazzo.