Senegal, 50 idee per rafforzare l’economia locale: via al bando dedicato alle imprese italiane

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Italia e Senegal sono due Paesi fortemente connessi da relazioni non solo migratorie ma anche commerciali e di cooperazione. A fine 2019, i senegalesi residenti in Italia sono circa 106mila, rappresentando la 12ma comunità immigrata e la prima tra quelle provenienti dall’Africa occidentale. Prende il via il bando “Investo in Senegal”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics, sede di Dakar) e dall’Unione Europea per la selezione di idee imprenditoriali per lo sviluppo del tessuto socio-economico senegalese. Il bando – parte del progetto Pasped – mira alla valorizzazione della diaspora senegalese che vive in Italia ed in generale in Europa e rafforzare lo scambio e l’interconnessione tra Italia e Senegal, al fine di sostenere il settore privato locale e la creazione di impiego. Selezione delle idee imprenditoriali migliori, supporto formativo e affiancamento, saranno offerte da un gruppo di associazioni ed enti – partner del progetto – esperti conoscitori del mondo del lavoro, della diaspora, delle comunità africane ed in particolare del contesto senegalese. Attraverso il sito Investoinsenegal.org è possibile presentare le candidature fino al 31 maggio. Settanta di queste candidature saranno presentate per il finanziamento ad una commissione per poi giungere a fornire assistenza finanziaria ad almeno 50 di esse. L’opportunità di sovvenzione – da un minimo di 5mila ad un massimo di 30mila euro – riguarda progetti di attività imprenditoriali esistenti o start up nelle regioni senegalesi di Dakar, Diourbel, Kaolack, Louga, Saint Louis, Thiès. Vi possono partecipare tutti i cittadini senegalesi che, al momento della pubblicazione del bando, hanno compiuto 18 anni e sono presenti legalmente in Italia e più in generale in Europa. Il progetto è finanziato da Aics Dakar sulla base dei Fonds Fiduciaire d´Urgence de l´Union Européenne pour l´Afrique ed è coordinato da Amref Health Africa Onlus-Italia.

Numerosi i partner coinvolti: Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Fondazione Ecipa (ente formativo di Cna), Associazione Le Réseau (composta da un gruppo di intellettuali africani e italiani e coordinatrice del Summit nazionale delle diaspore e dell’Italia Africa Business Week), Lvia (ong attiva in Senegal dal 1973), Associazione Oeds (Organizzazione degli emigrati per lo sviluppo del Senegal, che si caratterizza per avere una leadership al femminile), Associazione Moded (Mouvement des etudiants de la diaspora, che riunisce gli studenti universitari di origine senegalese in Italia), Centro studi e ricerche Idos (autore annualmente del Dossier Statistico Immigrazione e che ha maturato importanti esperienze nell’ambito di progetti transnazionali con Marocco, Tunisia e Senegal), Rete Ndaari (che riunisce gli imprenditori senegalesi tornati in patria dopo un’esperienza di migrazione in Italia) e Fondazione Punto.sud (che opera dal 1999 nella cooperazione internazionale). Strategici per le attività del progetto e la diffusione capillare delle informazioni saranno i consolati senegalesi di Milano e Napoli. “Da organizzazione africana, che opera anche in Italia, è doveroso per noi mettersi in ascolto di chi ha intrapreso un percorso migratorio, di chi oggi contribuisce a rendere questo Paese più ricco” commenta Guglielmo Micucci, direttore di Amref Health Africa-Italia, la più grande organizzazione sanitaria senza fini di lucro che interviene in Africa dal 1957, anno della sua fondazione a Nairobi.