Scuole insicure, da Nord a Sud edifici inagibili

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Doppi turni a scuola, come nel Dopoguerra. Succede a Pagani, in provincia di Salerno, dove dall’inizio del mese di ottobre, quando è stata riscontrata una instabilità nel solaio della scuola materna-elementare “A. Manzoni”, circa 1200 bambini sono stati trasferiti e “ammassati” in un unico plesso, la succursale “G. Rodari” . I doppi turni non sono però bastati a garantire le aule per tutti, così ai genitori della scuola dell’infanzia è stato chiesto di portare i bambini solo in giorni alterni, “tanto non c’è l’obbligo di frequenza”è stato detto loro. Inutile sottolineare le conseguenze sull’equilibrio psico-fisico dei bambini in primis e per i genitori in secundis. Di fatti i bambini hanno perso di vista la continuità didattica, mentre, la dirigente minaccia denunce a chi non manderà i figli a scuola. I genitori così si sono rivolti al Garante per l’Infanzia. Da palazzo di città si lavora da settimane per una soluzione alternativa, attraverso anche una serie di tavoli di concertazione con i genitori, da settimane però la soluzione è difficile da trovarsi, seppur sembra fattibile uno spostamento dei bambini in vari altri plessi scolastici della città. Intanto in 300 hanno già chiesto il nullaosta per il trasferimento dei propri figli. Eppure a poche ore dal suono della prima campanella per il nuovo anno scolastico il governo aveva pubblicizzato investimenti sull’edilizia scolastica, parlando di successi delle nuove scuole, assicurando agli studenti e ai docenti, scuole nuove e belle, ma la cronaca racconta tutta un’altra realtà. Da Nord a Sud dell’Italia si registrano nei soli primi tre mesi di scuola crolli e disagi. Nel bresciano nelle scorse settimane quindici bambini e due maestre sono state ricoverati in ospedale a causa dei miasmi. Ad Enna gli allievi di un liceo di scienze umane sono costretti a frequentare le lezioni al liceo classico, con i turni pomeridiani, dopo l’inagibilità dichiarata dai vigili del fuoco. A Palermo, gli studenti sono costretti a seguire le lezioni all’interno di uno scantinato, un seminterrato della parrocchia. Crolli anche in una scuola in provincia di Torino e di Venezia, dove sono crollati i soffitti, a poche settimane già dall’inizio della scuola. Dal Sud al profondo Nord la musica non cambia, le scuole sono inagibili ed insicure, eppure nelle settimane che precedono l’inizio dell’anno scolastico, dai comuni ci sono i controlli di routine da parte dei tecnici, mentre si verificano crolli ed instabilità. Situazioni di pericolo, che spingono i sindaci a decretare la chiusura degli istituti scolastici delle loro città, così si allunga la lista dei crolli e delle ordinanze, secondo i dati recenti raccolti da “Cittadinanzattiva” nel rapporto sulla sicurezza, la qualità e l’accessibilità a scuola negli ultimi tre anni si sono registrati 112 crolli con 18 feriti. Le regioni più coinvolte sono la Lombardina con 16 incidenti, segue il Veneto (12), la Sicilia (11) e la Toscana (10). Solo nello scorso anno si contano 31 crolli di solai, tetti, controsoffitti, distacchi di intonaco, caduta di cancelli e ventilatori: episodi che uniscono il Nord ed il Sud Italia, i piccoli comuni così come le città. Le scuole restano insicure e gli investimenti sulla sicurezza degli edifici scolastici restano al palo o in attesa, mentre negli occhi e nella mente abbiamo le immagini del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia o anche il crollo della scuola che doveva essere antisismica ad Amatrice, solo un caso fortuito ha evitato la tragedia.