Scienza, tracciare la mobilità dei popoli grazie alla mappatura del Dna

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Uno studio internazionale, coordinato dalla Sapienza, ha sequenziato 30 genomi di popolazioni antiche di Kerkouane (Tunisia), Sant’Imbenia (Sardegna) e Tarquinia (Italia centrale), per studiare la mobilita’ all’interno del Mediterraneo centrale. I risultati sono stati pubblicati su Nature Ecology & Evolution. L’Età del Ferro e’ stato un periodo dinamico che ha visto l’espansione delle colonie greche e fenicie e la crescita di Cartagine come potenza marittima dominante del Mediterraneo, ancor prima della nascita di Roma. La maggiore facilità dei viaggi a lunga distanza grazie ai progressi della navigazione a vela e marittima avevano favorito gli spostamenti e determinato nuove reti di interazione per il commercio, la colonizzazione e i conflitti.

I risultati del lavoro hanno mostrato in tutti i gruppi analizzati un contributo significativo delle popolazioni autoctone, così come la presenza di individui con ascendenze provenienti da altre parti della regione mediterranea. Tali fattori evidenziano sia il ruolo delle popolazioni locali, sia l’estrema interconnessione delle popolazioni del Mare Nostrum. In particolare l’alto numero di individui con ascendenze nord africane nell’Italia centrale puo’ riflettere gli stretti legami tra Cartagine e la regione etruscofona, a volte alleate contro avversari comuni. Oppure la presenza a Kerkouane di diversi individui simili a popolazioni italiane e greche contemporanee suggerisce un movimento bidirezionale all’interno del Mediterraneo centrale. Una scoperta di grande interesse è che sia a Kerkouane che a Tarquinia, sono stati trovati individui sepolti insieme aventi antenati diversi e geograficamente distanti. Cosa che sembra non aver comportato un trattamento differenziato nelle celebrazioni funerarie. “La possibilita’ di analizzare dati di siti limitrofi dell’eta’ del Bronzo di Sardegna ed Italia centrale – spiega Michaela Lucci della Sapienza, uno dei primi co-autori della ricerca – ci ha permesso di avere una precisa indicazione sul modello del popolamento di queste due aree”. Le informazioni sulle comunita’ nordafricane dell’Eta’ del Ferro invece sono molto limitate. Finora non erano state condotte ricerche sul DNA antico a genoma intero nell’Africa nord-occidentale di questo periodo, nonostante la complessa storia della regione. Il materiale genetico mitocondriale di un individuo proveniente da Cartagine e’ l’unico dato esistente sul DNA antico della regione che ha permesso di ricostruire gli spostamenti in quell’area.