Due giovani ricercatori Enea hanno ottenuto importanti riconoscimenti per studi tecnico-scientifici nel campo della sicurezza nucleare.
Valentina Nigro è stata premiata al 107° Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica (SIF) per la migliore comunicazione della sezione “Fisica applicata, acceleratori e beni culturali” nel campo delle attività sperimentali di crescita e caratterizzazione di film di fluoruro di litio arricchito con l’isotopo 6Li per la rivelazione di neutroni.
“La sperimentazione viene condotta da anni presso il Laboratorio Micro e Nanostrutture per la Fotonica del Centro Ricerche Enea di Frascati, per l’utilizzo di questo materiale in forma di film sottile come convertitore di neutroni termici in rivelatori ibridi e solo recentemente è stato proposto per la realizzazione di nuovissimi rivelatori di tracce nucleari fluorescenti FNTD (Fluorescent Nuclear Track Detector). Tali rilevatori consentono di “vedere”, mediante microscopi ottici convenzionali e confocali laser che sfruttano la fluorescenza e un elevatissimo ingrandimento, la traccia luminosa lasciata dal passaggio di una singola particella carica, quali protoni e ioni”, spiega Valentina Nigro premiata anche con un lavoro open access pubblicato sulla rivista del Nuovo Cimento C.
Le applicazioni degli innovativi rilevatori FNTD basati sul fluoruro di litio si estendono dalla ricerca per la cura dei tumori mediante adroterapia, all’ambito della sicurezza nucleare, ai rilevatori di neutroni per l’energia, fino alle applicazioni spaziali.
La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto BIOTRACK, finanziato dalla Regione Lazio e coordinato da ENEA con la ricercatrice Rosa Maria Montereali, per lo sviluppo di una nuova generazione di rivelatori per esperimenti in radiobiologia.
Pietro Maccari, assegnista ENEA presso la Divisione Enea di Sicurezza e Sostenibilità del Nucleare, è stato premiato dall’associazione ETSON (European Technical Safety Organizations Network) alla 17a conferenza EUROSAFE per il miglior studio cooperativo nel campo della sicurezza degli impianti nucleari condotto da un team di tre istituzioni di ricerca.
Composto da esperti della Divisione Sicurezza e Sostenibilità del Nucleare dell’Enea, dell’Institut de Radioprotection e de Surete Nucléaire (IRSN) e dall’Università di Bologna, il gruppo di ricerca premiato ha condotto uno studio relativo a uno scenario incidentale di un reattore nucleare avanzato di tipo Small Modular Reactor (SMR) raffreddato ad acqua in pressione. Gli aspetti innovativi della ricerca risiedono nello sviluppo di un modello numerico dotato di sistemi di sicurezza passivi per il codice di calcolo di incidenti severi ASTEC, nella selezione di una delle ipotetiche sequenze incidentali più probabili per tale tipo di reattore, nell’analisi best-estimate di tale sequenza, nella valutazione dei range delle variabili maggiormente significative per valutare i margini di sicurezza del reattore e nel calcolo delle incertezze dei risultati.
“Il Premio è un importante riconoscimento non solo della crescente attualità delle tematiche trattate, come testimoniato in questi mesi dall’attenzione internazionale sul possibile ruolo dei reattori SMR nella decarbonizzazione, ma anche degli sforzi pionieristici compiuti da ENEA negli ultimi venti anni per lo studio di tali reattori e dei loro sistemi di sicurezza passivi”, sottolinea Pietro Maccari.