Scienza, scoprire i confini della fisica attraverso una “danza” di particelle

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Far danzare le particelle, in levitazione, per trovare nuove strade capaci di conciliare la fisica classica con quella quantistica. E’ l’idea del gruppo di ricerca guidato da Jayadev Vijayan, dell’Università di Manchester, che in un articolo pubblicato su Nature Physics propongono di verificare la validità di fenomeni quantistici usando delle sorte di gabbie in cui far levitare, tenendole isolate dall’ambiente esterno, particelle di dimensioni crescenti e aiutare a determinare il confine tra i due mondi. Dagli inizi dello scorso secolo, con la scoperta delle nuove teorie della fisica quantistica, si è scoperto che il mondo delle particelle segue leggi molto differenti dal mondo classico, dove gli oggetti sono più grandi. Da allora ci si è chiesti quale sia il confine entro il quale un insieme di particelle obbedisca alle leggi di uno dei due mondi, leggi tra loro inconciliabili. Per tentare di osservare i fenomeni quantistici su scale più grandi si tentano due strade: tenerle perfettamente isolate dall’ambiente oppure “potenziarne le caratteristiche quantistiche”, ha detto Vijayan. “Noi tentiamo il secondo approccio”. Per farlo hanno messo a punto dei risonatori, una sorta di gabbie di specchi, in cui è possibile tenere le particelle in levitazione e ‘amplificarne’ alcune caratteristiche. Una tecnologia già usata in vari ambiti di ricerca che qui è stata migliorata proprio per inserire all’interno delle cavità particelle sempre più grandi. Il lavoro, spiegano gli autori, aiuterà a migliorare alcuni aspetti della fisica di base ma potrà avere anche applicazioni in nuove tipologie di sensori sempre più sofisticati, ad esempio per il monitoraggio ambientale.