Scienza, nuova luce sulla materia oscura: le fluttuazioni sotto la lente di “Alma”

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Mappa tridimensionale della materia oscura elaborata da NASA, ESA e R. Massey (CALTECH) (fonte Wikipedia)

Una nuova ricerca ha rivelato la distribuzione della materia oscura con un dettaglio mai visto prima, fino a una scala di 30.000 anni luce. Le fluttuazioni della distribuzione osservate forniscono dettagli maggiori sulla natura della materia oscura. La misteriosa materia oscura rappresenta la maggior parte della materia presente nell’Universo. La materia oscura e’ invisibile e si fa conoscere solo attraverso i suoi effetti gravitazionali. La materia oscura non è mai stata isolata in laboratorio, quindi i ricercatori devono affidarsi a “esperimenti naturali” per studiarla. Un tipo di esperimento naturale e’ quello della lente gravitazionale. A volte, per caso, due oggetti a distanze diverse nell’Universo si trovano lungo la stessa linea di vista se osservati dalla Terra. Quando cio’ accade, la curvatura spaziale causata dalla materia attorno all’oggetto in primo piano agisce come una lente, piegando il percorso della luce proveniente dall’oggetto sullo sfondo. Un team di ricercatori giapponesi guidati dal professor Kaiki Taro Inoue dell’Universita’ di Kindai ha utilizzato ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) per studiare il sistema di lenti gravitazionali noto come MG J0414+0534 in direzione della costellazione del Toro. In questo sistema, l’oggetto in primo piano forma non una, ma quattro immagini dell’oggetto sullo sfondo a causa della forza gravitazionale di una galassia massiccia che agisce sulla luce. Con l’aiuto di un nuovo metodo di analisi dei dati, il team è stato in grado di rilevare le fluttuazioni nella distribuzione della materia oscura lungo la linea di vista con una risoluzione piu’ elevata che mai, fino a una scala di 30.000 anni luce.