Scienza, dalle proteine della tela del ragno un’arma in più per combattere il cancro

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(foto da Pixabay)

Dalla tela del ragno un’arma in più per la lotta contro il cancro. E’ quanto dimostrano i ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia in uno studio pubblicato sulla rivista Structure. La p53 protegge le nostre cellule dal cancro, per questo e’ denominata il guardiano del genoma. Il problema e’, tuttavia, che si rompe rapidamente nella cellula. I ricercatori hanno ora trovato un modo insolito per stabilizzare la proteina e renderla piu’ potente aggiungendo una proteina della seta di ragno per rendere piu’ stabile la proteina p53. Le mutazioni del gene p53 si trovano in circa la meta’ di tutti i tumori del cancro, il che lo rende il cambiamento genetico piu’ comune nel cancro. “Siamo stati ispirati da come la natura crea proteine stabili e abbiamo utilizzato la proteina della seta di ragno per stabilizzare la p53. La seta di ragno e’ costituita da lunghe catene di proteine altamente stabili ed e’ uno dei polimeri piu’ forti della natura”.
In un progetto di collaborazione con il Dipartimento di Bioscienze e Nutrizione del KI, che utilizzano la seta di ragno nella loro ricerca, i ricercatori hanno attaccato una piccola sezione di una proteina sintetica della seta di ragno sulla proteina p53 umana. Quando poi l’hanno introdotto nelle cellule, hanno scoperto che le cellule hanno iniziato a produrlo in grandi quantita’. La nuova proteina si e’ anche rivelata piu’ stabile della normale p53 e in grado di uccidere le cellule tumorali. Usando la microscopia elettronica, le simulazioni al computer e la spettrometria di massa, sono stati in grado di dimostrare che la probabile ragione di cio’ era il modo in cui la parte di seta di ragno e’ riuscita a dare struttura alle sezioni disordinate di p53.
I ricercatori ora intendono studiare in dettaglio la struttura della proteina e il modo in cui le sue diverse parti interagiscono per prevenire il cancro. Sperano anche di scoprire come le cellule sono influenzate dalla nuova potente proteina p53 e quanto bene tollerano la sua componente di seta di ragno. “Creare una variante piu’ stabile di p53 nelle cellule e’ un approccio promettente alla terapia del cancro e ora abbiamo uno strumento per questo che vale la pena esplorare”, afferma il coautore e professore senior Sir David Lane al Karolinska Institutet. “Alla fine speriamo di sviluppare un vaccino contro il cancro a base di mRNA, ma prima di farlo dobbiamo sapere come viene gestita la proteina nelle cellule e se grandi quantità possono essere tossiche”. Lo studio e’ nato dalla collaborazione tra ricercatori del Karolinska Institutet, del KTH Royal Institute of Technology e dell’Universita’ di Stoccolma in Svezia e dell’A*STAR (Agenzia per la scienza, la tecnologia e la ricerca) di Singapore.