Scienza, creati nanofili d’oro morbidi per connettere il sistema nervoso

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Di LA2 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8383423

Nanofili d’oro trasformati in elettrodi morbidi che possono essere collegati al sistema nervoso. A riuscire nell’impresa i ricercatori dell’Universita’ di Linkoping, in Svezia. L’oro non si presta facilmente a essere lavorato per essere trasformato in fili lunghi e sottili, ma ora il nuovo studio riportato sulla rivista ‘Small’ ha mostrato che cio’ e’ possibile: gli elettrodi sono morbidi come nervi, estensibili ed elettricamente conduttivi, e si prevede che possano durare a lungo nel corpo. In futuro, potrebbe essere possibile utilizzare questo metallo prezioso in interfacce morbide per collegare l’elettronica al sistema nervoso per scopi medici. Questa tecnologia potrebbe avere implicazioni per alleviare condizioni come l’epilessia, il Parkinson, la paralisi o il dolore cronico. Tuttavia, la creazione di un’interfaccia in cui l’elettronica possa incontrare il cervello o altre parti del sistema nervoso pone sfide particolari. “I classici conduttori utilizzati in elettronica sono i metalli, che sono molto duri e rigidi”, ha detto Klas Tybrandt, professore di Scienza dei materiali presso il Laboratorio di Elettronica Organica dell’Universita’ di Linkoping, che ha guidato la ricerca. “Le proprietà meccaniche del sistema nervoso ricordano piuttosto la gelatina morbida”, ha continuato Tybrandt. “Per ottenere una trasmissione accurata del segnale, dobbiamo avvicinarci molto alle fibre nervose in questione, ma poiche’ il corpo e’ in costante movimento, ottenere un contatto ravvicinato tra qualcosa di duro e qualcosa di morbido e fragile diventa un problema”, ha affermato Tybrandt. I ricercatori vogliono quindi creare elettrodi che abbiano una buona conduttivita’ e proprieta’ meccaniche simili alla morbidezza del corpo. Negli ultimi anni, diversi studi hanno dimostrato che gli elettrodi morbidi non danneggiano i tessuti come potrebbero fare quelli duri. Nello studio attuale, il gruppo di ricercatori ha sviluppato dei nanofili d’oro, mille volte piu’ sottili di un capello, e li ha inseriti in un materiale elastico per creare microelettrodi morbidi. “Siamo riusciti a creare un nuovo e migliore nanomateriale a partire da nanofili d’oro in combinazione con una gomma siliconica molto morbida”, ha spiegato Tybrandt. “L’unione di questi elementi ha permesso di ottenere un conduttore ad alta conducibilita’ elettrica, molto morbido e realizzato con materiali biocompatibili che funzionano con il corpo”, ha proseguito Tybrandt. La gomma siliconica e’ utilizzata negli impianti medici, come le protesi mammarie.