Scienza, come pianifica la mente? Studio sui tassisti londinesi

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Foto di butti_s da Pixabay

I tassisti londinesi, eccellenti strateghi nello scegliere le strade per portare a destinazione i propri passeggeri nel piu’ rapido e migliore modo possibile, sono stati fonte di ispirazione per comprendere i meccanismi e le dinamiche con cui la mente umana pianifica azioni e pensieri, in maniera pronta ed efficiente. Almeno cosi’ e’ stato per un gruppo di ricercatori internazionali – inglesi, americani, portoghesi – che hanno illustrato le loro analisi, in uno studio su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences). La pianificazione e’ un tratto distintivo dell’intelligenza umana che rende la persona capace di programmare, pianificare e destreggiarsi sia in caso di compiti piuttosto semplici sia in relazione a situazioni complesse. Tuttavia gli attuali studi hanno analizzato questa potenzialita’ in soggetti naive, quindi “ingenui” e senza alcuna preparazione di base, e in contesti specifici, come situazioni e ambienti circoscritti e semplificati, che non riflettono la complessita’, le valutazioni anche ecologiche nella pianificazione in situazioni reali, utilizzate dalle mente umana. Pertanto i ricercatori per approfondire meglio queste dinamiche hanno esteso le valutazioni prendendo a modello 43 tassisti londinesi, esperti della rete stradale e noti per essere anche degli ottimi “pianificatori”, e studiare le tecniche e strategie utilizzate per la definizione dei migliori percorsi strada per strada delle singole corse, partendo da descrizioni verbali delle oltre 26.000 strade di Londra.

A questo punto i ricercatori hanno analizzato i tempi di risposta dei tassisti, per valutare i processi e le priorità date nella definizione dei percorsi. E’ stato cosi’ possibile rilevare che la panificazione di lunghi tragitti correlavano a tempi di risposta piu’ lenti, suggerendo dapprima una visualizzazione mentale, la creazione di una sorta di mappa virtuale, del percorso da parte dei tassisti. La navigazione mentale, specie nei nodi critici cittadini, avrebbe dunque prodotto tempi di reazione alla risposta “modulati”, indicando che il processo mentale richiede innanzitutto la valutazione dell’organizzazione gerarchica della citta’, suddivisa in regioni collegate da snodi critici. Utilizzando dei modelli computazionale, i ricercatori avrebbero cosi’ dimostrato che i tassisti nella formazione dei loro percorsi mentali danno priorita’ non sequenziali nelle scelte dei percorsi, ovvero non privilegerebbero per forza le arterie di traffico piu’ importanti, bensi’ vie di trasferimento piu’ agili, sfruttando la loro esperienza di guidatori provetti. Insomma si farebbero una idea predittiva degli spostamenti piu’ efficienti ed efficaci delle vie di Londa per raggiungere la meta prescelta. Ad esempio memorizzerebbero le decisioni prese negli incroci stradali cruciali, tenendole a mente, in positivo o in negativo per pianificazioni successive. Lo studio, secondo gli autori, offre spunti interessanti per comprendere i meccanismi di una pianificazione esperta e ragionata del percorso, anche in ampi spazi, tenuto conto della complessità dell’ambiente di navigazione. In buona sostanza entrerebbero in gioco in questo processo dinamiche di priorità del campionamento mentale umano, indipendentemente da altre misure alternative derivate dal contesto spaziale reale in cui si naviga.