La maggior parte del patrimonio genetico europeo deriva dalle mescolanze genetiche avvenute negli ultimi 10mila anni, quando i cacciatori-raccoglitori contemporanei europei si sono avvicinati agli agricoltori neolitici locali anatolici e ai pastori della steppa del Ponto. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, condotto dagli atti dell’Istituto di Genomica presso l’Universita’ di Tartu, in Estonia, dell’Universita’ di Torino e dell’Universita’ di Padova. Il team, guidato da Davide Marnetto e Luca Pagani, ha valutato le spinte di selezione naturale che influenzano la fisiologia e l’aspetto degli europei contemporanei. Gli stessi hanno utilizzato la popolazione estone come caso di studio, grazie alla possibilita’ di accedere ai dati della Biobanca estone che ospita oltre 50 mila campioni. “I nostri nostri risultati – Luca Pagani – sono risultati che le popolazioni antiche che formavano gli europei che sono stati affermati alla propria differenziate da fisiologia e all’aspetto degli individui contemporanei”. In particolare, riportano gli studiosi, l’ascesa della steppa sembra aver contribuito a una corporatura robusta, con statura alta e circonferenze maggiori per l’anca e la vita. Negli individui che portano l’ascesa di cacciatori-raccoglitori, invece, sembra sia comune un indice di massa corporea piu’ elevato. ” Nel nostro lavoro – concludono gli utili – abbiamo utilizzato i dati della popolazione estone. Una maggiore copertura dei campioni prelevati da individui provenienti da tutto il mondo e’ fondamentale per migliorare la nostra comprensione di come la storia umana abbia plasmato la variabilita’ dei tratti mostrati dagli individui contemporanei”.