Scarti agricoli, da Napoli l’idea che batte Coca Cola

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Un’impresa napoletana batte la Coca Cola per l’innovativo impianto sperimentale relativo all’utilizzo del cosiddetto “pastazzo” di agrumi da destinare alla produzione di energia elettrica mediante la “torcia al plasma”. Il raggruppamento Un’impresa napoletana batte la Coca Cola per l’innovativo impianto sperimentale relativo all’utilizzo del cosiddetto “pastazzo” di agrumi da destinare alla produzione di energia elettrica mediante la “torcia al plasma”. Il raggruppamento che vede schierate aziende quali la Sicil Lemon, Lantieri e la napoletana Italplasma, è stato preferito con una migliore valutazione rispetto a competitors di livello internazionale nella graduatoria del ministero dello Sviluppo Economico relativa al bando per la ricerca e lo sviluppo di nel settore agroindustriale della Sicilia Orientale, sul reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi. Italplasma, guidata dall’imprenditore napoletano Luciano Bardari, costruirà il dimostratore operativo, ovvero l’impianto pilota che impiegherà la tecnologia del plasma per lo smaltimento delle scorie della lavorazione industriale di agrumi, per riconvertirle in energia. Italplasma, che si avvale di partner scientifici quali l’Università di Atlanta e il Cnr, è “ business developer” esclusivo, di Westinghouse Plasma Corporation (gruppo AlterNrg) ed elabora e promuove progetti di qualsiasi dimensione per il trattamento e la valorizzazione di qualsiasi tipo di rifiuto e materiale post consumo in genere. “A livello nazionale – spiega Giuseppe Nasto, chief engineer di Italplsma – l’industria di trasformazione degli agrumi utilizza annualmente circa 1,5 milioni di tonnellate che rappresentano circa il 42 per cento della produzione complessiva”. Il residuo che si genera dalla spremitura industriale di arance e limoni è il “pastazzo” di agrumi, formato da scorze e polpa residue e rappresenta circa il 50-60 per cento del peso dei frutti lavorati. La soluzione tecnologica proposta da Italplasma, attualmente in fase di brevettazione, rispetto alle soluzioni esistenti per lo smaltimento del pastazzo, comporta notevoli vantaggi economici, tali da costituire un elemento di reddito e non un costo aggiuntivo per lo smaltimento.