Scannapieco: Investimenti al Sud I soldi ci sono, i progetti no

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Non riusciamo a fare tutto quello che vorremmo nel Mezzogiorno perché mancano i progetti”. Ad affermarlo è Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, a Non riusciamo a fare tutto quello che vorremmo nel Mezzogiorno perché mancano i progetti”. Ad affermarlo è Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, a margine di “Missione crescita. Il senso della Bei per il Mezzogiorno”, il secondo dei seminari del ciclo 2014 della rassegna Napoli 2020 promosso da Denaro e Matching Energies Foundation. “Il nostro sforzo per i prossimi anni – aggiunge Scannapieco – è offrire finanza a buone condizioni e assistenza tecnica per aiutare le amministrazioni a produrre progetti buoni, bancabili, e che possano contribuire allo sviluppo del Sud, e invece troviamo complessità procedurali e difficoltà giuridico-amministrative”. Secondo il vice presidente Bei “le amministrazioni si sono molto impoverite in termini di risorse umane: colpa dei tagli e del fatto che è diventato meno attrattivo lavorare nel pubblico, mentre una ripresa deve partire dalla capacità degli amministratori di valutare e creare buoni progetti, che poi possano essere finanziati da operatori come la Bei”. La denuncia di Scannapieco


Bei, Missione Crescita Missione Crescita è il secondo dei seminari del ciclo 2014 della rassegna Napoli 2020 organizzata dal Denaro e dalla Fondazione Matching Energies allo scopo di verificare se esistono le condizioni per un nuovo sviluppo del Mezzogiorno affidato alle sue forze migliori. Dopo l’appuntamento di Ischia che ha generato il Manifesto delle tre E – Economia Etica Estetica – l’approfondimento sulla prima voce (Economia) è stato affidato al confronto con il vice presidente della Bei Dario Scannapieco alla presenza di un centinaio tra imprenditori, dirigenti di banca e professionisti. A stimolare il dibattito l’economista Paolo Savona con il presidente della fondazione Mef Marco Zigon, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, il presidente della Svimez Adriano Giannola, i presidenti degli industriali e dei costruttori napoletani Ambrogio Prezioso e Francesco Tuccillo, gli europarlamentari Aldo Patriciello, Fulvio Martusciello e Andrea Cozzolino. Presente e dialogante il presidente della Regione Stefano Caldoro. In particolare, si è cercato di rispondere ad alcune domande centrali: il Mezzogiorno esiste ancora? Se sì, perché non batte un colpo in suo favore? E con quali strumenti, quale capitale umano, potrà mai farlo?


Domenico Arcuri Il Sud è morto Se non ne prendiamo atto non andiamo lontano Stefano Caldoro Non si fa sistema tra le Regioni La rigidità amministrativa crea paralisi Adriano Giannola Basta con il mito del Mezzogiorno povero: tutto il Paese è in caduta libera Ambrogio Prezioso La burocrazia è il male che ferma gli investimenti. Troppe leggi e troppi vincoli Paolo Savona Le riforme vanno fatte ma prima viene lo sviluppo. Prendiamo Obama a modello Dario Scannapieco Il problema del Sud? Ci sono i soldi ma non i progetti Francesco Tuccillo Opere pubbliche nel Sud, abbreviamo i tempi per le concessioni Marco Zigon Mettiamo insieme le energie migliori a sostegno di progetti innovativi Sul prossimo numero del Denaro un ampio servizio sulle risposte. Guarda la photogallery