Scacco matto al sommerso:
bollino per le pmi virtuose

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È appena diventata operativa la piattaforma Asse-Co per la vigilare sulla regolarità dei rapporti di lavoro delle aziende, la cui gestione coinvolge l’operato dei Consulenti del È appena diventata operativa la piattaforma Asse-Co per la vigilare sulla regolarità dei rapporti di lavoro delle aziende, la cui gestione coinvolge l’operato dei Consulenti del lavoro. Da pochi giorni, dunque, i professioni asseverano la conformità dei rapporti di lavoro all’indomani della sigla del Protocollo d’intesa tra il Ministero del lavoro e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Un ulteriore ruolo riconosciuto ai professionisti, insieme ad altre funzioni pubbliche come la certificazione dei contratti di lavoro, l’intermediazione, la conciliazione e l’arbitrato. L’ultima novità, inoltre, assume sfumature particolarmente rilevanti al Sud dove il lavoro è sempre più “sommerso”: dal 2007 al 2012, nel Mezzogiorno, la quota di irregolarità del lavoro è passata dal 16,8 al 19,1 per cento, con punte del 22,9 per cento in Campania. “Nella nostra regione la novità appare particolarmente vantaggiosa – spiega Francesco Duraccio, consulente del lavoro partenopeo e membro del Consiglio nazionale dell’Ordine – perché comporta notevoli risparmi. I dati di Inps, Inail e ministero del Lavoro, infatti, denunciano anche una carenza di ispettori del lavoro sul territorio regionale: in questo modo, gli accertamenti possono essere compiuti inmodomirato, non ‘toccando’ le aziende asseverate con la piattaforma. Inoltre è d’ausilio nelle gare d’appalto: al momento è richiesto solo che l’impresa sia in regola con i contributi e che i trattamenti retributivi rispettino alcuni standard. La certificazione Asse-co va molto oltre di questi due requisiti”. L’ottenimento della conformità contributiva e retributiva, dunque, esenta i datori virtuosi dalle ispezioni del ministero del Lavoro. Le finalità della convenzione che ha portato all’avvio della piattaforma Asse-Co, messa a disposizione dalla Fondazione studi, sono rappresentate dal fatto che le aziende certificate non rientreranno tra quelle destinatarie dell’ordinaria attività ispettiva (salvo specifica richiesta di intervento o indagini particolari). La certificazione, inoltre, potrà essere utilizzata da soggetti terzi, pubblici e privati, ad ogni fine ritenuto coerente con le finalità del protocollo e riconducibili alla regolarità dei datori. Asse-Co sarà rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, su istanza volontaria del datore di lavoro, sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: una del datore sulla non commissione di illeciti nell’anno precedente; l’altra del consulente del lavoro sulla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva. L’elenco dei datori che otterranno la valutazione sarà pubblicato sul sito del ministero e da quello dell’Ordine dei Consulenti del lavoro.