Santobono-Pausilipon, al via la campagna “Spegni il Dolore”

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La campagna “Spegni il Dolore” ha l’obiettivo di introdurre in tutti i reparti di pediatria italiani l’auto valutazione del proprio livello d’intervento sul dolore del bambino, con lo scopo di creare un network – denominato “La Rete delle Lampade” simboleggiato da vere e proprie lampade realizzate dai piccoli ricoverati – volto ad implementare la terapia del dolore nei centri pediatrici. Il risultato finale sarà quello di stabilire uno schema di valutazione che permetta di definire il livello di gestione del dolore pediatrico: individuare le criticità, monitorare gli interventi e costruire una condivisione operativa con le strutture. 

Per questo, 9 Centri pediatrici di terzo livello, tra i più importanti d’Italia, hanno aderito alla prima fase del progetto, realizzato da un board di esperti (composto da clinici, bioeticisti, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti ed infermieri), coordinati dall’Istituto Mario Negri di Milano.

Dallo studio sono emersi dati di notevole importanza: nel 77,8% dei centri è presente un Centro di Riferimento di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche (CPP) regionale operativo, come previsto dalla Legge 38 del 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”; l’88,9% degli ospedali dispongono di un’attività di sedo-analgesia, per la gestione del dolore da procedura maggiore; e nel 100% delle strutture è stata rilevata la presenza di istruzioni operative per la misurazione del dolore specifiche, sia per il neonato che per il bambino.

“Spegni il dolore, la rete delle lampade è un progetto estremamente utile ed attuale perché fornisce ad ogni ospedale uno strumento che permette di monitorare, nella propria realtà, il livello di qualità dell’approccio al dolore pediatrico e di identificare eventuali criticità su cui concentrare i necessari interventi correttivi.” – Ha commentato Franca Benini, Responsabile del centro regionale veneto di terapia del dolore e cure palliative pediatriche, dipartimento della salute della donna e del bambino dell’Università di Padova. – “I risultati ottenuti in questa prima fase, confermano che vi è una nuova ‘attenzione’ al dolore nel bambino e che finalmente, attraverso la messa a disposizione di risorse, competenze e strategie dedicate, le cose stanno cambiando.”

Il progetto rappresenta un punto di partenza per la creazione di una rete di ospedali pediatrici senza dolore ed è stato realizzato su iniziativa dell’Associazione Vivere Senza Dolore Onlus: “Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a realizzare questo strumento e a dare il via a un suo utilizzo su tutto il territorio nazionale.” – Ha affermato Marta Gentili, presedente dell’Associazione. – “Grazie al lavoro congiunto con la Fondazione Maruzza Onlus e al successivo supporto dell’associazione H.O.P.E Onlus, abbiamo portato a termine un progetto di grande importanza per la cura del dolore pediatrico. Il nostro obiettivo è quello di implementare la terapia del dolore pediatrico negli ospedali, dall’attuale 75% al 100%, grazie anche ad un incremento del sistema di collaborazione tra ospedale ed associazioni, che oggi è in essere nel 55,6% delle strutture.”

“Quando si parla di qualità di vita di un bambino non si può non fare riferimento alla dimensione-dolore, sintomo cardine che deve assolutamente essere valutato, quantificato e debellato. Tale progetto lo pone come priorità assoluta.” Ha dichiarato il dott. Momcilo Jankovic della Clinica Pediatrica Università di Milano -Bicocca, Fondazione MBBM, Monza.

“La terapia del dolore nel bambino presenta un singolare paradosso. A fronte della dichiarata attenzione degli operatori sanitari per un paziente ‘fragile’ come quello pediatrico, spesso il bambino riceve meno cure e meno farmaci per il dolore, rispetto a quanto auspicato.” – Così ha affermato il dott. Fabio Borrometi, Responsabile del Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche della AORN ‘Santobono-Pausilipon’ di Napoli. – “Il progetto ‘Spegni il dolore – la Rete delle Lampade’ consente a ciascun Centro di fare un’oggettiva analisi di quanto realmente viene fatto per controllare un sintomo così spiacevole per i piccoli pazienti. Migliorare le conoscenze su questo tema, promuovere la misura del dolore, definire percorsi e protocolli, formare specialisti dedicati sono le risposte che il progetto intrinsecamente suggerisce, per consentire un approccio più attento ed efficace alla cura del bambino con dolore”.

I centri che hanno aderito a questa prima fase del progetto sono:
· A.O. San Gerardo, Clinica Pediatrica Universita’ di Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, Monza
· Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Verona
· Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche della AORN “Santobono – Pausilipon, Napoli
· Centro Regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche – Istituto Giannina Gaslini, Genova
· Centro regionale Veneto di Terapia del dolore e Cure palliative pediatriche – Dipartimento di Salute della donna e del bambino- Università di Padova
· Clinica pediatrica- Azienda Sanitaria Integrata, Udine
· Pediatria Ospedale S. Bortolo, Vicenza
· Servizio terapia del dolore e cure palliative AOU Meyer, Firenze
· Sevizio di terapia del dolore e cure palliative pediatriche – Ospedale di Bolzano