Può sorridere questa mattina Amadeus leggendo gli ascolti della prima serata del 72esimo Festival di Sanremo, in programma fino al 5 febbraio. La prima puntata della kermesse ha registrato il 54,7% di share, raccogliendo davanti il piccolo schermo 10milioni e 911mila spettatori. La prima parte del debutto di Sanremo 71 si era fermata al 46,4%. Il dato di oggi va ben oltre le previsioni, scherzose, fatte da Fiorello lo scorso anno. Durante la finale, lo showman aveva augurato ai conduttori del 2022 di non avere lo stesso successo che l’amico ha avuto con le due edizioni da lui dirette. L’augurio al contrario ha portato bene.
Mahmood con Blanco al primo posto
Mahmood con Blanco al primo posto. E’ questo il primo verdetto, provvisorio, emesso dalla sala stampa per quanto riguarda i primi 12 big in gara a Sanremo 2022. Sul podio salgono anche La Rappresentante di Lista al secondo posto e Dargen D’Amico al terzo. Seguono, nell’ordine: Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Noemi, Michele Bravi, Rkomi, Achille Lauro, Giusy Ferreri, Yuman e Ana Mena.
Cristiani contro la messa in scena del battesimo da parte di Achille Lauro
Più che una offesa, un “fastidio” per i cristiani la messa in scena del battesimo da parte di Achille Lauro al Festival di Sanremo. Don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana, osserva all’Adnkronos: “La messa in scena del battesimo appare di primo acchito una presa in giro della fede dei cristiani, anche il titolo della canzone, ‘Domenica’, è allusivo. Mi pare una provocazione, fatta ‘purché se ne parli'”. Il direttore di Famiglia Cristiana stronca ad ogni modo la performance di Lauro: “Da questa sorta di mezzuccio più che offeso mi sento infastidito . Penso che fede e sacramenti siano qualcosa di altro genere e livello. Potrebbe essere un’occasione per qualcuno, ma dubito, per scoprire il significato del battesimo e se anche uno solo lo riscoprisse sarebbe un bene, ma a me pare solo una provocazione”. “Non sono un critico musicale – annota ancora don Rizzolo – ma francamente sembra anche una canzone mediocre. Lauro sta legando troppo la sua performance musicale alle provocazioni e ad un certo punto si troverà il nulla. I cristiani poi sanno che il battesimo è una cosa molto più seria, quindi non ci tocca. Noi cristiani dovremmo pregare per Lauro e per tutti i giovani ma dovremmo vivere la nostra vita con la testimonianza che non è toccata da queste provocazioni. Anzi più ci si lamenta più si fa il gioco di chi provoca”.