Sanità: la Federico II apre centro internazionale medicina riproduttiva

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Un Centro di livello internazionale per aiutare tutte le coppie che, per diverse cause, non riescono ad avere figli. La struttura nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi Federico II di NAPOLI e Merck, azienda leader a livello globale, impegnata nella ricerca e nella formazione in vari settori tra cui quello della fertilità. E’ stato inaugurato oggi l’International Training Center for Medically Assisted Reproduction – Embryology che si candida ad essere hub internazionale ed eccellenza mondiale nel campo della medicina riproduttiva. “Questo Centro è davvero un unicum e ringraziamo la Merck che ha deciso di investire nel pubblico – ha detto il rettore, Matteo Lorito – Qui combiniamo le funzioni tipiche di un Policlinico, aiutando le persone a coronare il sogno di avere un bimbo, ma soprattutto formeremo professionisti in un ramo della medicina che assume un valore di rilievo in relazione al tema del calo demografico. Come Federico II abbiamo investito molto negli anni per arrivare ad oggi”. La struttura offre tre percorsi formativi principali: Il primo si concentra sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita di primo e secondo livello, dalla stimolazione ovarica alla manipolazione dei gameti; il secondo è dedicato alla criopreservazione di gameti e tessuti, pratica particolarmente importante per i pazienti oncologici, e campo in cui la Federico II è stata pioniera; il terzo forma biologi e biotecnologi nelle tecniche più avanzate come la diagnosi genetica preimpianto e le tecniche di laboratorio per la manipolazione embrionale. “La collaborazione tra l’industria e il mondo accademico – ha sottolineato Thomas D’Hooghe, vicepresidente e responsabile global medical affairs fertility di Merck KGaA – è fondamentale per favorire l’innovazione che a sua volta è necessaria per far progredire e migliorare le cure offerte ai pazienti. Nella Federico II abbiamo trovato un Ateneo molto aperto a lavorare insieme”. L’azienda svolgerà attività di reclutamento di professionisti da tutto il mondo. “Nel Centro ci sarà la didattica frontale – ha spiegato Carlo Alviggi, coordinatore scientifico di Medicina della riproduzione e responsabile del Centro – ma anche simulatori, alta tecnologia e sarà impiegata anche l’AI per la didattica sui casi clinici. Avremo altissima innovazione tecnologica al servizio della formazione”. La struttura sarà operativa da giugno e la formazione sarà effettuata con classi di piccoli gruppi. Al taglio del nastro hanno partecipato anche il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, Giuseppe Longo, che ha evidenziato “l’importanza sociale della struttura perché qui i nostri pazienti potranno trovare il meglio a livello internazionale” e il presidente della Scuola di Medicina e chirurgia, Giovanni Esposito.