Sanità, in Toscana arrivano le mail criptate per l’invio dei referti

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“Il fatto di non inviare i referti per email non rappresenta una restrizione da parte dell’Asl ma una necessaria attenzione al dato del paziente”: “La posta elettronica non può infatti essere considerata una forma di comunicazione sicura”. Così in una nota l’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest fornisce in merito alla questione del mancato invio dei referti per posta elettronica ai cittadini. L’Asl spiega poi da “ottobre 2024 e nel corso 2025 verrà installato in maniera progressiva in ogni territorio dell’Asl un nuovo applicativo unico aziendale, che permetterà l’invio dei referti per posta elettronica in modalità criptata e quindi sicura”. Nel periodo della pandemia da Covid, spiega sempre la Asl “erano state individuate maniere alternative per evitare che la gente si presentasse agli sportelli Asl per il ritiro dei documenti. Passata l’emergenza è stato necessario tornare a una protezione più stretta e sicura del dato (documenti con dati particolari come appunto i referti) come disposto dal Garante della privacy”. “A tutt’oggi – prosegue la Asl – l’email costituisce uno dei mezzi maggiormente utilizzati per condurre gli attacchi informatici. Chiunque lavori nel campo della compliance in ambito data protection, sa bene inoltre che tra le più frequenti casistiche di data breach (violazioni di dati personali) quella dell’invio di informazioni a destinatari errati è in assoluto la più frequente. E si parla in questi casi di perdita di riservatezza rispetto a dati di ogni tipo, compresi appunto quelli sanitari che sono tra i più sensibili e particolari.