Sanità, Conte: aggressioni in ospedali, tradite promesse del 2020

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Roma, 10 set. (askanews) – “‘Finiremo per chiudere il pronto soccorso perché rimarremo senza medici, infermieri ed operatori sanitari’. Sono le parole del direttore del policlinico di Foggia dopo le tre aggressioni in pochi giorni in ospedale. Medici, infermieri e tutto il personale sanitario sono oggi l’ultima ruota del carro: spremuti in corsia, esposti continuamente a rischi per la loro incolumità e all’esasperazione dei cittadini per la situazione in cui versa la nostra sanità”. Lo ha sottolineato in un post sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“È stato tradito – ha aggiunto – quello che tutti ci eravamo detti nel 2020, quando ci eravamo ripromessi mai più tagli alla sanità, mai più carenza di personale, strumenti e mezzi, mai più medici e infermieri sottopagati e costretti a turni massacranti. Dopo decenni di tagli avevamo riportato l’Italia sopra la media Ue nella spesa sanitaria, alzato le indennità del personale e stanziato oltre 15 miliardi di euro nel Pnrr da destinare alla missione Salute”.

“Poi – ha affermato ancora l’ex presidente del Consiglio – è arrivato questo Governo con le mani di forbice. Siamo l’ultimo Paese del G7 nella spesa sanitaria pro capite, sul Pnrr siamo fermi a una spesa del solo 12% delle risorse assegnate alla missione salute, i regali ai privati si moltiplicano e l’autonomia differenziata punta a spaccare l’Italia. A partire da questa manovra di bilancio dobbiamo tornare a dirlo, con forza. MAI PIÙ”, ha concluso Conte.