Arriva una possibile arma in più a disposizione dei medici per la diagnosi precoce dei tumori urologici, quelli di vescica, rene e prostata. Si tratta di un Naso elettronico (e-Nose) in grado di ‘fiutare’ l’urina e di dare un responso affidabile su queste patologie, con percentuali di precisione che oscillano dal 71,8% all’89,4%. Per la ricerca su questo dispositivo innovativo Manuela Costantini, giovane medico ricercatore dell’Urologia dell‘Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (Ire), ha ricevuto la menzione speciale in medicina di precisione alla 13/ma edizione del prestigioso “Taobuk Festival SeeSicily” a Taormina. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulle riviste Cancers e Biosensor Basel. “L’idea – spiega – mi è venuta dopo gli esperimenti condotti anni fa da alcuni ricercatori sull’olfatto dei cani, che riescono a fiutare gli odori del melanoma e del tumore alla prostata. Dato che utilizzare gli animali in ospedale in maniera sistematica per questo tipo di esperimenti non è una cosa semplice, ho scelto un Naso elettronico portatile, di quelli attualmente in commercio, per i test in campo urologico”.
Costantini si è detta “molto soddisfatta e lieta di aver ricevuto questo riconoscimento, che premia i nostri sforzi per migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso una diagnosi precoce dei tumori urologici”. I tumori urologici sono frequenti e aggressivi. Il cancro al rene è il 9° tumore più comunemente diagnosticato nella popolazione di tutto il mondo. Il cancro alla prostata è tra i tumori più diffusi nel mondo, rappresentando il 3° tumore più diagnosticato nella popolazione maschile: le stime, parlano di più di 40 mila nuovi casi l’anno in Italia, circa un uomo su 8 ha probabilità di ammalarsi nel corso della vita. Fortunatamente una diagnosi precoce e un tempestivo intervento medico sono in grado di ridurre la mortalità di queste neoplasie. I risultati si sono rivelati promettenti. Infatti, per il tumore renale il livello di sensibilità del test, e cioè la capacità di individuare i veri positivi, è risultata del 71,8%, mentre il livello di specificità, e cioè la capacità di individuare i veri negativi, è stata del 89,4%; per il tumore della prostata la sensibilità del test ha raggiunto l’ 82,7% e la specificità l’ 88,5%”.