Sanità, 3 milioni di italiani rinunciano alle cure mediche per mancanza di soldi

37

Ad oggi gli italiani risparmiano il 10 per cento delle proprie entrate per le spese sanitarie, ma tanti – il 23 per cento – vorrebbero mettere da parte una quota di risorse per questa voce di spesa, ma non riescono a farlo. Tanto che circa 3 milioni di italiani ammettono che, quando devono usufruire di prestazioni sanitarie a pagamento, rinunciano a curarsi. E’ il quadro che emerge da un’indagine condotta sull’opinione pubblica e sul personale medico dall’Istituto Piepoli per la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. I risultati sono stati presentati oggi nell’ambito di un convegno dedicato al Ssn a Roma. L’indagine – che si basa su interviste telefoniche e via web effettuate su un campione di 1.000 persone rappresentativo degli italiani di età tra i 15 e i 75 anni e un campione di 300 medici e odontoiatri – punta i riflettori anche su un problema che continua ad essere molto sentito, quello dei cosiddetti viaggi della speranza, che spingono le persone a cercare cure lontano da casa. Sempre più cittadini sono costretti a spostarsi in altre regioni alla ricerca di centri di eccellenza: il 63 per cento degli intervistati percepiscono questo problema con riferimento al loro territorio, con punte del 79 per cento al Sud e nelle isole. La stragrande maggioranza degli italiani, il 93 per cento, vorrebbe per questa ragione un aiuto dallo Stato. E oltre 8 persone su 10, trasversalmente su tutto il territorio nazionale, vorrebbero un’organizzazione sanitaria che porti l’eccellenza dove vive, senza per forza essere costretti ai viaggi della speranza, costosi in termini di denaro, tempo ed energie.