San Pietro, il tempio del lusso riapre i battenti ad aprile

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In foto una veduta dell'Hotel San Pietro di Positano (Salerno)

L’Hotel San Pietro di Positano (Salerno), una delle icone internazionali del lusso, riapre i battenti venerdì 5 aprile. Si conclude così il lungo periodo dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento. A fare gli onori di casa Vito Cinque, proprietario della dimora insieme al fratello Carlo e alla madre Virginia Attanasio, ma anche maître de Maison dell’albergo e vicepresidente per l’Europa dell’Associazione Relais & Châteaux. Sin dall’apertura nel 1970, lo spirito che ha guidato i proprietari è stato quello di creare un legame speciale, costruttivo e autentico con le realtà circostanti facendosene orgoglioso promotore e custode: il territorio, le tradizioni e le persone. Affacciata sulle splendide acque cristalline della Costiera Amalfitana, con lo sguardo che spazia da Positano a Praiano intercettando la vista de Li Galli e dei Faraglioni di Capri, la dimora e le sue geometrie si fondono con le forme della natura e la drammaticità del territorio, creando un legame senza precedenti. Incastonato tra la roccia e il mare, i colori, i profumi, i sapori e i suoni creano un’armonia immediata, protagonista dell’atmosfera del luogo, sovrastato da un senso di pace e accoglienza. Appena arrivati, si percepisce che l’anima della dimora è il personale, perlopiù proveniente da quello stesso territorio che ogni giorno contribuisce a far sentire gli ospiti parte integrante di una famiglia, diventando il volto che il viaggiatore desidera ritrovare quando torna a Il San Pietro. Tutti gli ambienti sono avvolti da un potente senso di casa, con studiati dettagli che rappresentano al meglio la tradizione delle arti e dei mestieri della Costiera amalfitana. I toni vivaci delle preziose ceramiche, dei pregiati oggetti che decorano le camere e dei pavimenti dominati da maioliche sono opera dei piccoli artigiani locali e riempiono di colore gli occhi e di bellezza il ricordo.
Secondo questi principi, lo chef stellato Alois Vanlangenaeker interpreta e promuove la ricchissima cultura enogastronomica della Costiera all’interno dello Zass, 1 stella Michelin e de il Carlino, situato sulla spiaggia privata: i due ristoranti della dimora dove vengono utilizzate le materie prime stagionali prodotte dai rigogliosi orti e giardini. Quest’anno il San Pietro di Positano firma la chiusura di tutti i lavori di ristrutturazione delle camere, creando anche una suite di 136 mq su due livelli caratterizzata da ampie vetrate. Le 56 camere e suite, dominate da una luce che risalta la ricchezza di particolari dal design unico sono tutte diverse tra loro e proiettate nel mare e avvolte nella natura, permettendo all’ospite di godere di una vista talmente incantevole da sembrare un dipinto. Protagonista del 2019 è l’Alcova, lounge bar scavato nella roccia, pensato come luogo di incontro o di confronto o anche soltanto di relax, per gli ospiti dell’albergo; per chi vuole partecipare a readings, incontri e degustazioni. Questo approccio immersivo di gestione e di accoglienza, con estrema naturalezza diventa anche dialogo e scambio con l’esterno, traducendosi in un’esperienza a 360°: l’uscita in barca per scoprire la costa, la visita presso artigiani e produttori locali, le passeggiate lungo il Sentiero degli Dei. Le azioni più semplici e antiche ritrovano il meritato e necessario valore per arricchire il viaggiatore consapevole di cultura e tradizione. Il forte senso di radicamento e gratitudine nei confronti di un territorio così ricco e speciale si rispecchia anche nell’impegno etico, in termini di sostenibilità e impatto sull’ambiente: dalla rigenerazione dei terreni dei giardini grazie al recupero di tradizionali tecniche di fitodepurazione e fertilizzazione naturale, al controllo della richiesta idrica ed elettrica; dall’utilizzo di sostanze atossiche dedicate alla manutenzione dell’albergo, ai serbatoi di acqua piovana utilizzata per l’irrigazione; dal sistema ad ozono per la sanificazione dell’ampia cucina di 400 mq che, completamente rinnovata nel 2016, vede l’avanguardia del recupero del calore prodotto dai vari macchinari che si trasforma in acqua calda per soddisfare la totalità del fabbisogno dell’albergo.