“Ieri sera, alla fine di Boheme al Teatro San Carlo, sono scoppiata a piangere per un’opera così toccante in un teatro così luccicante e strapieno di gente, per il nostro amato pubblico che ha ritrovato la sua casa! E poi… mi hanno fatto piacere le parole di Franceschini.Così su Facebook la regista palermitana Emma Dante dopo il grande successo della Boheme, ieri sera al Teatro San Carlo di Napoli. “Credo – aveva detto il ministro – che non ci sia niente di meglio che ripartire dal San Carlo, dalla Boheme e da Emma Dante, è veramente una grande ripartenzà. Saluto e ringrazio il teatro San Carlo con tutti i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo dal vivo che mi hanno sostenuta e accompagnata in questo viaggio bellissimo”.
Tutto esaurito nel teatro
Sette minuti di applausi: al pubblico della’prima al San Carlo con il massimo della capienza consentita è piaciuta La Boheme rivisitata dalla regista Emma Dante. Ovazioni in particolare per il giovane soprano Selene Zanetti, convincente nel ruolo di Mimì. È stato il primo grande spettacolo post pandemia nel Massimo partenopeo, a venti mesi di distanza dall’ultimo datato febbraio 2020. E anche il primo da quando si è insediato il nuovo soprintendente, Stephane Lissner. A sancire la riapertura del San Carlo alla grande opera lirica, la presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini: “C’è una grande voglia di ripartenza. L’Italia ha potuto vedere com’era più triste il Paese con i teatri e i cinema chiusi, senza musica nelle piazze e nelle strade. È una vera ripartenza, in condizioni di assoluta sicurezza e di grandissima qualità” le parole del ministro al suo ingresso. Voglia di ripartenza che il pubblico partenopeo ha sposato riempendo il teatro in ogni ordine di posti. Dalla platea al loggione, tutto esaurito. Così come sembrano orientate al sold out le quattro repliche in programma giovedì 14, sabato 16, domenica 17 e martedì 19 ottobre. Per tutti gli spettatori vige l’obbligo del green pass. Messa da parte la soffitta del testo originale di Giacomo Puccini, la scena si svolge all’aperto, sui tetti, “per una Boheme sospesa sulle nuvole” come l’ha voluta la regista Emma Dante, visibilmente soddisfatta al termine dell’opera (“Sono felice come una bambina”). Ed è proprio sui tetti che i quattro amici bohemienne conosceranno la mondanità, trovando sulla loro strada anche una prostituta e un trans. Per la regista siciliana, che nel 2009 aveva già portato in scena alla Scala di Milano una controversa Carmen ad alto tasso di erotismo, la prossima prova saranno I Vespri, a gennaio al Massimo di Palermo. Con Selene Zanetti (Mimì), sul palco del San Carlo si sono esibiti il tenore americano Stephen Costello (Rodolfo) che ha affrontato la prova con un tutore al braccio a causa di una frattura alla spalla rimediata pochi giorni fa scivolando nella Galleria Umberto, a pochi passi dal teatro; il baritono polacco Andrzej Filonczyk nei panni del pittore Marcello; Benedetta Torre in quelli di Musetta. Un cast giovane ma già affermato. A dirigere l’orchestra e il coro del San Carlo Juraj Valčuha. La Boheme di ieri è stato un anticipo sulla stagione dell’opera lirica al San Carlo che quest’anno vedrà una duplice inaugurazione: il 21 novembre, infatti, sarà Mario Martone ad alzare il sipario sulla stagione 21/22 cimentandosi con l’Otello di Giuseppe Verdi.