Roma, 12 feb. (askanews) – Il vento (leghista) delle europee soffia sul fuoco della protesta dei trattori, segmento rilevante dell’elettorato di centrodestra. Il leader del Carroccio e vicepremier Matteo Salvini oggi ha convocato in video conferenza i dirigenti del partito e la dichiarazione che ne è uscita è stato un chiaro messaggio a Giorgia Meloni: sul ripristino dell’esenzione Irpef non basta limitarsi ai redditi sotto i 10 mila euro, il governo deve fare di più.
Sull’esenzione Irpef, ha detto Salvini nel pomeriggio, “vogliamo coinvolgere un numero sempre maggiore di imprenditori agricoli, aggiungendo altre risorse rispetto a quanto già ipotizzato”. La proposta della Lega era quella di estenderla al di sopra della fascia dei 10 mila euro. Tra le altre proposte del Carroccio figurano l’approvazione della proposta sul controllo dei prezzi e costi di produzione e l’accelerazione dei provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica, oltre a un secco “no” all’intesa con i Paesi del Mercosur a cui sta lavorando Bruxelles.
Per l’Irpef – la vera partita – il problema sono le risorse. Al lavoro su questo si sono messi ormai da giorni il ministro leghista dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il suo vice (Fdi) Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, che ieri aveva incontrato alcuni manifestanti al presidio sulla Nomentana a Roma. E dalle pieghe del bilancio, non senza fatica, in serata sono uscite alcune risorse aggiuntive, alla base di un emendamento governativo che sarà presentato al Milleproroghe. “La norma – spiegano fonti parlamentari – prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10.000 e i 15.000 euro”. Un intervento che, per le fonti, dimostra il “massimo impegno” del governo per il comparto. “In Italia abbiamo investito molto sull’agricoltura, le risorse sono aumentate”, ha assicurato Meloni al Tg5, dicendo di “capire” le proteste degli agricoltori e attaccando le “follie” europee “di quella che dicevano fosse una transizione ecologica ma in realtà era una transizione ideologica”. Da parte sua la Lega esprime “grande soddisfazione” per l’aumento delle risorse per l’Irpef, un esito – rivendica – “richiesto sin dalla scorsa settimana da Matteo Salvini”.
Tensione rientrata, dunque, ma anche se per la premier la maggioranza è “compatta” al di là delle “sfumature”, è evidente che quello degli agricoltori è solo uno dei terreni di scontro interni al governo e alla maggioranza (tra gli altri si possono inserire la coppia premierato-autonomia; la giustizia; i balneari, tanto per fare alcuni esempi) su cui da qui al voto di giugno si giocherà la ‘competition’ tra le forze di centrodestra.Per Bruxelles, ma sopratutto per i rapporti di forza in Italia.