Salvaguardia del territorio e rigerenazione urbana: concluso in Acen il confronto sulla riforma della legge urbanistica

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“Diamo atto all’assessore Discepolo di aver elaborato un’ottima legge urbanistica, che salvaguarda il territorio e dà una netta sterzata a favore della riqualificazione urbana ed edilizia, mirando concretamente alla riduzione del consumo di suolo, offrendo incentivi a chi si adopera in tal senso”. Così Angelo Lancellotti, presidente dei costruttori napoletani, ha aperto il convegno ”La riforma della legge urbanistica”, organizzato da Acen e Ance Campania, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Napoli.  “Ora sono determinanti il regolamento attuativo della legge e il regolamento urbanistico edilizio che la Giunta Regionale dovrà approvare, affinché tutti i Comuni si adeguino. Grazie al nuovo impianto normativo, infatti – ha concluso Lancellotti – torna centrale il ruolo delle amministrazioni comunali per le scelte urbanistiche”.

Gli ha fatto eco Luigi Della Gatta, presidente di Ance Campania: “Abbiamo accolto con favore questa legge, che va in direzione della semplificazione normativa per la redazione dei Piani Urbanistici Comunali, rispetto ai quali diversi comuni sono ancora inadempienti. Da oggi – ha continuato – i comuni sono obbligati alla predisposizione di soli due documenti (Piano Strutturale e Regolamento Edilizio) in luogo dei cinque previsti dalla precedente normativa. E’ necessario ora che le amministrazioni locali applichino in modo corretto la norma e per questo saranno opportuni i chiarimenti attuativi sulla sua applicazione da parte della Giunta Regionale.”

“Il Comune sta aggiornando il Piano Regolatore Generale ed è sincronizzato con Legge Regionale Urbanistica – ha detto Laura Lieto, assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli. “Abbiamo collaborato con nostri emendamenti alla stesura di questo impianto normativo molto atteso, che lascia spazio ai singoli Comuni per la pianificazione. E’ evidente – ha aggiunto – la spinta sulla rigenerazione urbana, com’è altrettanto evidente nella legge che ora i Comuni hanno opportunità e onore di scegliere le quote e le aree in cui operare. Chiaro l’orientamento al consumo suolo zero e la massima attenzione alla transizione ecologica e ai cambiamenti in corso nelle città, dal calo demografico che investe anche la città di Napoli, alla necessità impellente di cambiare dotazioni ecosistemiche e attrezzature, per offrire quella gamma di servizi alla collettività, ora negati. Penso all’esigenza di abitazioni, al social housing per gli studenti e alle giovani coppie, vista anche l’iperturismo soprattutto nel centro storico e alle residenze per anziani”.

“La riforma vara una fase nuova del governo del territorio in Campania che coinvolgerà cittadini e imprese. Un compromesso fra rigoroso consumo di suolo zero e rigenerazione urbana incentivata e agevolata” ha evidenziato Roberto Gerundo, assessore all’Urbanistica del Comune di Giugliano. Si apre così una nuova e necessaria frontiera della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

“La legge 5 del 2024 è una legge necessaria – ha sottolineato Michelangelo Russo, direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II – redatta con grande attenzione alle sfide del contemporaneo, per i territori urbani e rurali. Mette al centro principi molto rilevanti:  il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici e al consumo di suolo, per intervenire sulla città esistente e salvaguardare i valori di ‘naturalità’ e di risorse del paesaggio  In più – ha aggiunto Russo – la legge incide sul concetto di consapevolezza e,  dunque, di responsabilità degli amministratori, dei progettisti e degli investitori e, soprattutto, di una larga parte delle nostra comunità che deve, attraverso questa legge, essere coinvolta”.

Il dibattitto, introdotto dal professor Alberto Coppola e coordinato da Antonio Giustino, vice presidente dell’Acen, è stato concluso dall’assessore regionale al Governo del Territorio, Bruno Discepolo. “A venti anni di distanza dalla legge 16 siamo intervenuti oggi con un provvedimento legislativo che modifica sostanzialmente il testo originario, introducendo nuovi principi di semplificazione dei processi di pianificazione. Con la legge 5 sarà più semplice pianificare per i comuni della Campania con una maggiore attenzione ai temi del contrasto al consumo di suolo e dei cambiamenti climatici per i quali è previsto, tra l’altro, un Osservatorio regionale per il monitoraggio e il controllo di questi fenomeni. È il piano della rigenerazione urbana quello immaginato con la nuova legge. Oggi – ha aggiunto l’assessore regionale – le città non si espandono più e non crescono, ma si trasformano. I piani devono gestire queste trasformazioni con particolare attenzione all’ecologia e all’ambiente. La sfida dei prossimi anni sarà quella di pianificare con regole più semplici ed efficaci, rigenerando il patrimonio esistente e migliorando la qualità degli ambienti di vita delle comunità”.