Attenzione alle informazioni che circolano sui social media e sul web: è l’avvertimento che arriva dal mondo accademico nel settore dell’Ortopedia ecroa della Traumatologia riunitosi a Napoli presso il Centro Congressi dell’Università di Napoli Federico II, in via Partenope, in occasione del congresso annuale dell’AUOT, l’Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia. L’innovazione tecnologica ha consentito passi da gigante in tutti gli ambiti della medicina; la robotica, in particolare, ha ottimizzato l’efficacia degli interventi ortopedici. Il «rovescio della medaglia», però, è che con la stessa velocità con cui si sviluppano nuove tecnologie le notizie tendono a diffondersi sul web spesso senza filtri e senza controllo. «Per questo – spiega il professor Massimo Mariconda, direttore della scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia dell’Università Federico II di Napoli – abbiamo deciso di dedicare apposite sezioni del nostro congresso all’analisi dei sociali e dei media in generale per capire anche come nuove evidenze scientifiche siano percepite tanto dagli addetti ai lavori quanto dai cittadini comuni». «Troppe volte, infatti, – prosegue Mariconda – registriamo una vera e propria dicotomia tra ciò che si percepisce attraverso i sociali e la realtà scientifica. Come Presidente del Congresso, ho ritenuto importante introdurre questi temi accanto a quelli puramente scientifici perché è necessario porci interrogativi sulla qualità e sull’affidabilità delle fonti di informazione dei pazienti e dei professionisti, come purtroppo i fatti di cronaca di questi giorni dimostrano». Durante le due giornate di lavori congressuali, che hanno portato a Napoli Professori Ordinari provenienti dalle Università di tutta Italia, oltre al tema «social», si è dibattuto di questioni cruciali per il futuro dell’ortopedia, analizzando in particolar modo come l’introduzione di nuove tecnologie migliori sensibilmente la pratica clinica ed i risultati terapeutici. Tra i relatori ospiti internazionali di assoluto rilievo scientifico tra i quali David Dejour, pioniere nella chirurgia del ginocchio, Manuel Ribas e Carlos Cardenas, esperti mondiali nella chirurgia conservativa dell’anca, e Marco Ezechieli, tra le maggiori autorità europee in chirurgia protesica robotica. A delineare lo stato dell’arte dei progressi scientifici e tecnologici in ortopedia il presidente dell’AUOT, Prof. Pasquale Farsetti: «il Congresso dell’Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia è un momento di incontro fra i docenti ei medici in formazione specialistica per istruirli su quello che dovrà fare di fronte ai pazienti. La chirurgia robotica è una tecnica diversa che bisogna apprendere: costa un po’, anche in termini di formazione, però probabilmente nel futuro ci darà vantaggi significativi per il recupero funzionale dei pazienti».