Salerno scarico di rifiuti industriali nel Sarno: sequestrate quattro aziende

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I carabinieri del gruppo per la tutela ambientale di Napoli hanno sequestrato quattro aziende operanti nel settore della metallurgia pesante e dell’attività conserviera, ubicate nei Comuni di Striano (Napoli), Pagani e Scafati (Salerno). I rappresentanti legali delle società sono ritenuti responsabili, tutti, dei reati di scarico abusivo di reflui industriali, abbandono di rifiuti speciali pericolosi e, in un caso, anche del reato di emissioni in atmosfera senza autorizzazione. In particolare, un l’azienda di conserve alimentari Sapori di Corbara di Pagani, da 17 dipendenti, avrebbe scaricato delle acque reflue industriali provenienti dall’attività di lavorazione senza autorizzazione nel fiume Sarno. La società adricola Fratelli Cavallaro di Scafati, da 30 dipendenti, oltre allo scarico nella fognatura delle acque reflue con licenza scaduta da 5 anni, negli ultimi tre anni avrebbe smaltito rifiuti speciali senza autorizzazione. Sul piazzale dell’azienda, secondo i militari, erano rifiuti da scarti di lavorazione privi di copertura ed esposti agli agenti atmosferici, le cui acque confluivano nel vicino corso d’acqua e poi nel fiume Sarno. Dalle indagini è emerso che l’azienda ‘Gimal s.r.l’ di Striano, attiva nella metallurgia pesante, con 30 dipendenti, avrebbe scaricato acque reflue derivanti dai processi di saldatura, teflonatura, verniciatura, stampaggio e profilatura dei metalli, oltre a non essere in possesso dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera frutto dei lavori di verniciatura, teflonatura e saldatura.