Sal De Riso, colombe per il personale sanitario

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In foto Sal De Riso con una colomba di sua produzione

“Ai primi di marzo abbiamo iniziato la produzione delle colombe pasquali, gli ordini arrivati erano tanti, ma poi dopo il decreto che ha disposto la chiusura di molte attività commerciali ci siamo trovati con tutti gli ordini cancellati. Avendo già un canale di vendita online ho pensato di realizzare un progetto di ‘colomba solidale’ facendo partire una campagna in favore degli ospedali campani che ho chiamato ‘Insieme a voi’. Ho deciso di donare 10 euro per ogni acquisto di un pacco da due colombe e avendone vendute, ad oggi, pIù di 8mila in tutta Italia siamo arrivati già a circa 42mila euro. In un momento così non si può rimanere inerti”. Lo racconta all’agenzia Dire Sal De Riso, pasticcere di Minori (Salerno), tra i più famosi del panorama nazionale e internazionale. “Sui canali della grande distribuzione – spiega – non sono mai stato presente, ma in questa situazione ho fatto un accordo anche con Carrefour Italia: loro hanno 6mila colombe e per ognuna di quelle vendute entro il 12 aprile verranno donati 5 euro alla Protezione Civile italiana. Per non buttare via la merce e per evitare un danno economico importante abbiamo scelto di donare agli ospedali, offrire un prezzo migliore, di sensibilizzare le persone. Duemila colombe le ho regalate agli ospedali di Milano, di Bergamo, al pronto soccorso di Brescia, all’Umberto I di Nocera, al Ruggi d’Aragona di Salerno per mostrare sostegno a chi in questo momento sta combattendo in prima linea contro il coronavirus”. Sal De Riso – che con il suo laboratorio avrebbe potuto continuare la produzione e la distribuzione rientrando nell’elenco delle attività consentite come ‘industria alimentare’ e invece ha chiuso perché la sua platea più grande è composta “da ristoranti e bar che si sono dovuti fermare” – ha “circa 85 persone in cassa integrazione”.