Sace, nel 2023 il Sud ha esportato di beni per 68,3 mld (+5,8% nel primo trimestre). Campania, numeri boom

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Nel 2023 il Mezzogiorno, secondo il Doing Export Report 2024 di Sace, ha esportato beni per un valore di €68,3 miliardi (circa l’11% dell’export italiano) in crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente, dinamica migliore del dato a livello nazionale rimasto stazionario. Nel primo trimestre 2024 (ultimo dato disponibile) è proseguito il trend positivo, grazie a una crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un’ottima performance se confrontata con quella negativa nazionale (-2,8%). La Campania (+29,2%) lo scorso anno ha trainato le vendite all’estero del Mezzogiorno con un valore di beni esportati pari a 22 miliardi di euro. Seguono Sicilia con 14 miliardi di euro, nonostante il calo del 16,6% ascrivibile in particolare ai raffinati, Puglia e Abruzzo (10,1 mld di euro entrambe) e Sardegna (6,8 mld). Livelli più contenuti per Basilicata (3 mld di euro), Molise (1,2 mld) e Calabria (0,9 mld).

La notevole contrazione delle esportazioni di raffinati (-24%), primo settore di export dell’area – soprattutto da Sicilia e Sardegna sempre secondo il Doing Export Report 2024 di Sace – con un valore di quasi 15 miliardi di euro, è stata più che controbilanciata dagli importanti incrementi segnati da mezzi di trasporto (+24,5%), sulla spinta di autoveicoli, alimentari e bevande (+7,3%) e farmaceutica (+70,2%), specie dalla Campania. Tra gli altri settori, hanno registrato una crescita delle vendite oltreconfine anche meccanica strumentale (+10,7%), tessile e abbigliamento (+4%) e prodotti agricoli (+3,3%). Tra gennaio e marzo 2024 la domanda di raffinati ha mostrato una ripresa (+10,1%), mentre è rimasta stabile quella di mezzi di trasporto. In evidenza il forte incremento dell’export di farmaceutica (+61,9%) e quello sopra la media, seppur con un tasso più contenuto, di alimentari e bevande (+6,8%).

Le principali destinazioni delle esportazioni del Mezzogiorno sono Stati Uniti, Germania, Svizzera e Francia che insieme accolgono quasi il 40% dell’export dell’area. Nel 2023 gli Stati Uniti si sono confermati il primo mercato di sbocco, avendo accolto merci per oltre 8 miliardi (+21,9%), sul traino dei mezzi di trasporto; questo settore ha spinto anche le vendite verso la Germania (+18,8%), mentre è stata la farmaceutica a guidare la vivace performance della Svizzera (+79,1%). In calo la domanda dalla Francia (-15,9%), ascrivibile in particolare alla contrazione di mezzi di trasporto e raffinati. Il primo trimestre 2024 ha confermato una crescita delle esportazioni delle regioni del Sud verso Stati Uniti (+1,7%) e Svizzera (+72,7%), mentre sono risultate in calo quelle verso la Germania (-8,1%). Tra i mercati meno presidiati, si segnalano dinamiche in espansione per Messico (+22,1% nel 2023 e +56,2% tra gennaio e marzo 2024), Brasile (+7,6% e +36,8%), Arabia Saudita (+24,6% e +20,9%), Emirati Arabi Uniti (+27,1% e +23,8%) e India (+4,5% e +6,2%).