Sabatini (Abi) serve dl recupero crediti

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(ANSA) – ROMA, 18 APR – L’Abi chiede ulteriori interventi per velocizzare e rendere più efficienti le procedure di recupero crediti. “A questo riguardo potrebbe essere utile intervenire con un prossimo Decreto Legge, per introdurre alcune previsioni volte a rendere più efficaci ed efficienti, nonché meno costose le procedure esecutive, contribuendo in tal modo in maniera decisiva al ‘decollo’ del mercato dei crediti deteriorati” ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in un’audizione alla camera sul Def secondo cui “numerosi studi empirici evidenziano come la riduzione dei tempi di recupero dei crediti possa avere importanti effetti positivi sulla valutazione dei portafogli di crediti deteriorati e dunque contribuire a ridurre la distanza tra valori di bilancio e quotazioni offerte dal mercato”. In particolare stime dell’associazione “indicano che, nel complesso, per ogni anno di riduzione dei tempi di recupero delle garanzie lo scarto tra prezzo di offerta e prezzo di domanda si ridurrebbe di circa il 10%”.
   

(ANSA) – ROMA, 18 APR – L’Abi chiede ulteriori interventi per velocizzare e rendere più efficienti le procedure di recupero crediti. “A questo riguardo potrebbe essere utile intervenire con un prossimo Decreto Legge, per introdurre alcune previsioni volte a rendere più efficaci ed efficienti, nonché meno costose le procedure esecutive, contribuendo in tal modo in maniera decisiva al ‘decollo’ del mercato dei crediti deteriorati” ha detto il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini in un’audizione alla camera sul Def secondo cui “numerosi studi empirici evidenziano come la riduzione dei tempi di recupero dei crediti possa avere importanti effetti positivi sulla valutazione dei portafogli di crediti deteriorati e dunque contribuire a ridurre la distanza tra valori di bilancio e quotazioni offerte dal mercato”. In particolare stime dell’associazione “indicano che, nel complesso, per ogni anno di riduzione dei tempi di recupero delle garanzie lo scarto tra prezzo di offerta e prezzo di domanda si ridurrebbe di circa il 10%”.