Anche la Coca Cola, come moltissime altre grosse aziende, sospende ogni attività con la Russia. Lo riporta il sito di Expat in Kyiv. Identica decisione per tantissime multinazionali mondiali, da Leonardo a Hermes, da Microsoft a Hugo Boss. E ancora: Ikea, Netflix, Apple, Lego, Nike, Volkswagen, Bmw, Mercedes, Toyota, Harley-Davidson, Dhl, Shell ed Eni. Anche Starbucks sospende le attività in Russia. L’annuncio della catena di caffè arriva dopo l’analoga decisione arrivata oggi da McDonald’s. Starbucks ha circa 130 punti vendita in Russia e Ucraina. L’amministratore delegato Kevin Johnson, riporta la Cbs, ha scritto in una lettera che “fornirà supporto ai suoi quasi 2.000 dipendenti che vivono in Russia”. La sospensione dell’attività commerciale include la spedizione di prodotti Starbucks.