Case di pietra abbandonate, una piazza, una fontana, i sentieri: franava senza sosta Roscigno Vecchia, borgo in provincia di Salerno per il quale, con due ordinanze del genio Case di pietra abbandonate, una piazza, una fontana, i sentieri: franava senza sosta Roscigno Vecchia, borgo in provincia di Salerno per il quale, con due ordinanze del genio civile, fu disposto il progressivo abbandono nel 1902. Entrata da oltre un secolo nella lunga lista dei ‘paesi fantasma’ d’Italia, ora potrebbe tornare a vivere grazie a un gruppo di italoamericani che ha costituito una fondazione ad hoc (la Roscigno Vecchia Foundation) e che ha spronato il Comune ad adoperarsi per la valorizzazione dell’antico borgo nel Cilento. Abbandonato, sì, ma solo dai suoi abitanti, visto che ogni anno viene visitato da 20mila turisti. “Da una decina d’anni l’Unione Europea ha posto l’attenzione sul borgo finanziando progetti presentati dal Comune e così si è potuto mettere in sicurezza tanti edifici per evitare che crollassero e un’area del paese, con fondi regionali ed europei”, spiega il sindaco Armando Mazzei. Poi sono arrivati gli americani di terza e quarta generazione, alla ricerca delle proprie radici e sono rimasti affascinati da Roscigno. Thomas Resciniti, Louis Salvatico, Rocco Alessandro danno vita alla fondazione RoscignoVecchia (c’è anche il francese Jean Claude Resciniti, uno dei cognomi più diffusi nel paese, quando era ancora abitato) con l’obiettivo di aggiornare la genealogia dei discendenti delle famiglie di Roscigno. Il mito del “paese che cammina” inizia molto prima del 1902, anno in cui i roscignoli abbandonarono definitivamente la città vecchia dopo aver fatto i conti per secoli con i continui movimenti franosi che li costringevano a migrare: delle case, abbattute dalle frane, i cittadini raccoglievano le pietre con cui ricostruire le nuove abitazioni in un luogo più sicuro. Finché, con regio decreto, il paese fu definitivamente spostato più a monte, in un luogo più sicuro dove è sorta Roscigno Nuova. La raccolta fondi è in corso: una volta messi insieme i soldi necessari la fondazione individuerà l’area da mettere in sicurezza e valorizzare. Nel frattempo, il Comune non sta con le mani in mano. “Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con la locale banca di credito cooperativo per la creazione della Fondazione Roscigno Vecchia per la valorizzazione, la promozione e la gestione del borgo. Il nostro sogno – spiega il sindaco – è che le persone che vengono possano trovare un luogo incantato che sia anche occasione di lavoro per chi vuole intraprendere attività artigianali che siano coerenti con il luogo”. Al ministro per i Beni Culturali Franceschini l’appello di Mazzei: “Crolla Pompei e crolla anche Roiscigno. Finora sul nostro borgo il ministero non ha mai investito un centesimo”.