Roma e Juve, identica rimonta ma destino opposto

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di Diego Pantani

La due giorni di Champions League  si conclude, dopo il passaggio epico della Roma,capace di recuperare un 1-4  nella gara degli ottavi a Barcellona con un 3-0 in casa, con un’uscita sanguinosa per la Juventus, che sfiora l’impresa di eliminare Il Real Madrid, subendo il gol decisivo al 93′. Partiamo con ordine, artefice della vittoria della Roma è il tecnico Di Francesco, che decide di giocarsela con un cambio di modulo, il 3-5-2 , mettendo gli spagnoli in difficoltà sulle fasce laterali. La Roma ha la fortuna di sbloccarla subito al 5’pt, proprio con Dzeko, l’uomo che la società giallorossa aveva praticamente venduto nel mercato di gennaio, che ricevuta palla da De Rossi,, da vero opportunista, supera Ter Tegen di giustezza. La Roma ha la supremazia territoriale nel primo tempo ed ha un paio di occasioni sempre con Schick per il raddoppio, ma la mira dell’attaccante è imprecisa. Nella ripresa destino vuole che la squadra della capitale riabbia quello che all’andata gli era stato tolto, ossia ottiene un calcio di rigore al 13′ per un’entrata di Piquè su Dzeko, che De Rossi, dopo l’autogol del Camp Nou, trasforma. Cosi’ manca solo un gol che garantisca l’accesso alle semifinali, al quale va vicino El Shaarawy al 78’st con un colpo di esterno che Ter Stegen mette in angolo. Ma il gol che rende la serata magica è solo rinviato; manolas, anch’egli autore di un autogol all’andata, al minuto 82 segna la terza rete dagli sviluppi di un calcio d’angolo, anticipando tutti con un colpo di testa.II pubblico dell’Olinpico è in delirio, quasi incredulo di quanto sta avvenendo ma comunque giusto, contro un avversario, Messi compreso, quasi irriconoscibile. A fine gara  i festeggiamenti si  sono protratti fino a tarda notte, per un risultato davvero insperato. Per la Juve l’epilogo è stato amarissimo, perchè dopo 90′ era stata in grado di segnare tre gol al Bernabeu. Partenza via, dopo due minuti, ecco che Khedira pesca al centro della difesa del Real, priva dello squalificato Ramos, Mandzukic, che di testa fa 0-1. La partita si accende ed al 7’pt Higuain potrebbe già raddoppiare, ma è bravo navas a respingere con i  guantoni. Al 16’pt, Bale, preferito a Benzema, dopo un suo tiro respinto, quasi non trova il jolly di tacco, con il pallone che esce fuori di poco. II bianconeri giocano bene e si portano sul  doppio vantaggio al 36’pt, spiovente in area di Lichtsteiner per Mandzukic, che ancora una volta salta più in alto di tutti. Al 60’st agli yuventini sembra di sognare perchè, su un cross innocuo, Navas la fa grossa lasciandosi scivolare il pallone di dosso con Matuidi che non può far altro che buttarla dentro. Nell’ultima mezzora nessuna delle due squadre sembra avere la meglio con la Juve meritevole di giocarsela quantomeno fino ai supplementari, fin quando il trentatreeene arbitro inglese Oliver, al 93”st decide di valutare rigore un intervento di Benatia su Vazquez che sembra andare più sul pallone. Buffon per quanto avvenuto non si capacita, e va a protestare a muso duro contro l’inesperto arbitro che lo butta fuori espellendolo. Fatto sta che, non essendoci ancora il VAR in campo europeo, non si può cambiare decisione, e così entra in campo Szczesny per Higuain, che non fa il miracolo su Ronaldo, che fissa il risultato sull’1-3 dal dischetto, che decreta il passaggio del turno ai suoi ed un finale atroce per la Juve, che si vede fermare la sua corsa proprio sul più bello.