Roberta D’Angelo racconta, i bambini illustrano: ed ecco Federica, la formica esploratrice

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In foto Roberta D'Angelo
di Massimiliano Craus
La letteratura per bambini si arricchisce di un nuovo titolo e di inedite emozioni raccontate e scritte da Roberta D’Angelo, sociologa ed autrice alla quarta esperienza editoriale. “Federica la formica esploratrice” è dunque l’ultima fatica per i tipi delle “Scatole Parlanti” della scrittrice napoletana, in passato già volontaria presso l’Abio (Associazione per il Bambino in Ospedale), nonché tirocinante presso varie case famiglia della città, con il piglio e la penna a metà strada tra l’immaginifica fantasia e la più cruda realtà. E così dopo le pubblicazioni passate di “Daphne, salvatrice di fiabe” (Midgard, 2015), “Il magico Mondo di Caterina” (Augh!, 2016) e “Poxy e Carlotta” (La Rondine, 2016) eccoci stavolta con le quarantuno pagine illustratissime di “Federica la formica esploratrice”, immaginato durante le “Merende letterarie” della stessa Roberta D’Angelo a tu per tu con uno stuolo di giovanissimi lettori tra le quattro rassicuranti mura della libreria “Giorgio Lieto” di Napoli. Una genesi faticosa che ha poi condotto la scrittrice a collaborare con quei lettori, diventati per l’occasione gli stessi illustratori del volume, con un gioco artistico e culturale. Proprio come nelle corde di Roberta D’Angelo, un’artista a tutto tondo prestata alla sociologia ed innamorata del suo lavoro per i bambini ed oggi, ancor più di più, accanto a loro. Ed eccola infatti sorridente e con uno sguardo dolcissimo a coccolare i suoi piccoli ventidue illustratori, tutti entusiasti alla presentazione del libro sotto il calore dei flash ed i tanti scatoloni di libri pieni di storie da raccontare e leggere. Cominciando proprio da “Federica, una piccola formica con un grande sogno: girare il mondo. Così, un bel giorno, lascia casa sua per iniziare una grande avventura. Incontrerà l’amica rana Dora, aspirante cantante, e Tobia, il topo balbuziente che vuole fare il pittore. Dopo tanta strada ed incredibili peripezie, scoprirà il vero senso della felicità” come ha voluto sintetizzarci di suo pugno l’autrice. Un viaggio nei meandri dell’infanzia mano a mano con una sociologa che ha conosciuto per davvero il mondo dei bambini e che, soprattutto, li vuole sostenere anche economicamente, in buona compagnia con la sua casa editrice “Scatole Parlanti”, con una donazione all’associazione “Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma” – Open Onlus nella persona della dottoressa Antonella Spina. Un modo come un altro di viaggiare per il mondo con i buoni propositi dell’esplorazione ma senza perdere di vista l’attaccamento ai principi sani della famiglia, del proprio nido natio, degli affetti più cari e della solidarietà. Tutto concepito attraverso le illustrazioni della fiaba della formica Federica perché, come ci ricorda Roberta D’Angelo, “un disegno permette di comunicare con gli altri e con se stessi tramite l’invio di segnali sul proprio universo interiore fatto di realtà e sogni; desideri e paure; amore e odio; tenerezza ed aggressività. Mediante i loro disegni i nostri baby illustratori ci hanno permesso di aprire una finestra sul loro meraviglioso ed infinito mondo”. Bambini, sognatori ed illustratori dai cinque ai dieci anni diventati protagonisti con Federica, una formica esploratrice che si imbatte in improbabili personaggi quali Katia Gracidarelli nel belcanto, i pittori Toponardo, Michelantopo e Toporetto accanto a cicale ballerine e lucciole circensi. Proprio come nelle fiabe per bambini e nella sensibilità dell’artista-autrice che ha provato a raccontarci il vero senso della felicità con il ringraziamento speciale che ha voluto dedicare a caratteri cubitali “ai piccoli illustratori di questa fiaba che, attraverso i loro occhi, hanno avvolto di magia l’intero racconto”.